Addio alla pediatra Silvana Pontiggia, fondò il Soroptimist
Pavia: specialista in neuropsichiatria infantile, aveva 94 anni. Luisa Erba: «Brillante e cordiale, era una donna generosa»
PAVIA. È morta a 94 anni Silvana Pontiggia Albonico, pediatra e neuropsichiatra infantile. È stata una delle fondatrici e prima presidente del Soroptmist Pavia, organizzazione senza fini di lucro che punta alla promozione dei diritti umani, al sostegno dell’avanzamento femminile, all’accettazione della diversità. E alla sua professione e alla realizzazione di progetti che avessero l’obiettivo la tutela delle donne e delle fasce più deboli ha dedicato tutta la sua esistenza.
«È stata per tutti noi un esempio importante», sottolinea la professoressa Luisa Erba, socia del Soroptmist. È mancata la scorsa notte mentre era ricoverata al San Matteo a causa di una crisi cardiaca. Ma fino all’ultimo ha mantenuto tutta la sua lucidità e la sua vivacità. Quella vivacità, ricorda Maria Cristina Barbieri, docente universitaria e consigliere comunale Pd, «che era uno dei tratti distintivi del suo carattere».
«Era una neuropsichiatra molto sensibile e amata, donna di grande cultura e amante dei concerti – afferma Barbieri -. Amante dei concerti, di cinema e giardinaggio. Era dotata di una grande capacità di rapportarsi con le generazioni più giovani e sapeva entrare nella dimensione degli altri».
Silvana Pontiggia Albonico, cugina di Marco Fraccaro, era nata a Molteno, ma aveva vissuto a Valmadrera, in provincia di Como, fino al trasferimento a Pavia dove si iscrisse alla facoltà di Medicina. E dove poi rimase. Sposò Giuseppe Albonico, ingegnere, e lavorò inizialmente come pediatra poi come neuropsichiatra infantile, sempre negli ambulatori, un tempo dell’Usl, e nel suo studio privato. Un’esistenza ricca di affetti. Tre figli: Giulia, medico, Bernardo radiologo e Simone docente di letteratura e filologia italiana all’università di Losanna, 6 nipoti e 3 bis nipoti.
«Nel 1975 fu tra le fondatrici del club di cui fu presidente nei primi due anni, fondamentali per avviare le diverse attività - racconta Erba -. Era molto operativa, brillante, di grande intelligenza e seppe dare un importante contributo alle iniziative sociali e culturali promosse dal Soroptimist. La cordialità che aveva nei confronti delle persone la rendeva molto amabile. Era una donna generosa del suo tempo, delle sue conoscenze e capace di condividere». Il funerale si terrà martedì nella chiesa di San Pietro in Verzolo. —
Stefania Prato