Un positivo al Covid nello staff di Broni. Salta la sfida-salvezza di domani a Ragusa
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Stop alla trasferta. Intanto Taya Reimer continua ad allenarsi: «Ambiente fantastico, la pallacanestro nel dna di famiglia»
BRONI. La partita Passalacqua Ragusa–Pf Broni 93, in programma domani sera (palla a due ore 19), valida per la 19ª giornata del campionato di serie A1 femminile, è stata rinviata a data da destinarsi a causa della positività al Covid di un dirigente della società oltrepadana. Per sicurezza, il gruppo-squadra (giocatrici e staff) è stato sottoposto al test molecolare, il cui esito sarà reso noto solo nelle prossime ore. Si tratta del secondo rinvio per la squadra di coach Alessandro Fontana. L'altro incontro saltato (per indisponibilità del PalaBrera) era quello con Empoli, che sarà recuperato il prossimo 24 marzo.
Reimer, tanta voglia di giocare
Intanto è entrata stabilmente in gruppo la pivot americana Taya Reimer, 25 anni. «Guardavo tutte le partite mentre ero ancora negli Stati Uniti ed ero molto entusiasta di venire a Broni. – spiega la ragazza dell’Indiana – adesso essere qui e interagire con le mie nuove compagne di squadra è fantastico. Tutti sono stati davvero accoglienti e adoro l’atmosfera».
Reimer ha debuttato contro Schio, segnando 10 punti: «È stato bello tornare in campo dopo quasi tre mesi di assenza. Prima di arrivare a Broni, ho iniziato la stagione in Grecia con l’Olympiacos Pireo. A causa del Covid, però il campionato è stato sospeso dal 1° novembre. Quindi a Schio mi sono sentita come se fosse una prima volta. Potrò solo migliorare». Reimer conosce già il nostro campionato, avendo giocato a Torino nella stagione 2018/2019. «È sempre tosto: grande competitività e talento a tutto campo. Le partite in Italia sono anche molto fisiche, cosa che mi piace». La passione per la palla a spicchi è un vizio di famiglia: «Mio padre ha giocato al college sia negli Stati Uniti che all’estero. Quindi ho sempre avuto il basket nel sangue». Giocare senza pubblico è uno svantaggio o non cambia nulla? «Penso che dipenda. – risponde Taya – Alcuni giocatori usano la presenza del pubblico per caricarsi. So che Broni ha tanti tifosi, come avevo potuto vedere nel mio anno a Torino, spero di poter giocare almeno una partita con il PalaBrera pieno». La pausa per la nazionale e questo ulteriore stop forzato le permetteranno di integrarsi al meglio negli schemi: «Sto lavorando, questa pausa è utile per crescere». Arrivata a Broni alla fine di gennaio, si sta ambientando rapidamente: «Broni mi piace – sottolinea – Ovviamente è una città piccola, ma amo il senso di comunità. Qui tutti si conoscano e si sostengano a vicenda ed è molto bello. Dell’Italia apprezzo le persone gentili e accoglienti. In generale negli Stati Uniti, stiamo molto per conto nostro, ma penso che in Italia ci sia molto di più un senso di comunità e solidarietà».
Non poteva mancare, infine, un apprezzamento per la nostra cucina: «Adoro il cibo italiano, in particolare vado matta per la pizza». Le altre partite della giornata si giocheranno regolarmente nel fine settimana. —
FRANCO SCABROSETTI