Il progetto dell'Università: una biblioteca nel palazzo dell’ex Mondino
Pavia, la struttura a servizio di Giurisprudenza e Scienze politiche nell’edificio di via Palestro vuoto da 18 anni. L'ateneo investe quasi 11 milioni di euro nel progetto di riqualificazione
PAVIA. Sarà restituito alla città l’edificio di via Palestro un tempo sede dell’istituto Mondino, rimasto inutilizzato per 18 anni. L’università, proprietaria dell’immobile, ha deciso di recuperare una porzione importante della struttura che si affaccia su via Palestro e che accoglierà la biblioteca unificata dei dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze politiche e sociali. Una riqualificazione che riguarderà 5.670 metri quadrati e dal costo complessivo di circa 10 milioni e 900mila euro. La nuova biblioteca, con una capienza complessiva di 350 posti, sarà realizzata nella parte meridionale, quella più antica, innalzata nel 1907 per volontà di Casimiro Mondino.
Palazzo abbandonato
Nel 2003 l’istituto neurologico Casimiro Mondino si trasferì nella zona degli ospedali e da allora l’immobile è rimasto abbandonato, entrando nel novero di quelli da recuperare. Pronta la progettazione definitiva, inviata in Comune e finita, proprio ieri, sul tavolo della giunta Fracassi che ha già dato parere positivo all’intervento di rifunzionalizzazione del complesso edilizio.
«Si tratta di un’opera importante che valorizzerà il tessuto storico cittadino», sottolinea l’assessore all’urbanistica Massimiliano Koch. L’intervento sull’edificio di via Palestro riguarda una superficie complessiva di 5.670 metri quadrati: il piano terra si estende su 2.150 metri quadri, il primo piano su circa 1.450, mentre 1.890 sono occupati dalla parte interrata, destinata a deposito librario. Senza dimenticare le due torrette di circa 158 metri quadrati che si innalzano alle estremità nord e sud.
«L’università intende recuperare un immobile di grande pregio storico e restituirlo alla città – sottolinea Alessandro Greco, docente di Architettura tecnica e delegato del rettore Francesco Svelto per l’edilizia -. È prevista la rifunzionalizzazione degli spazi che diventeranno sede di una biblioteca unificata, in quanto l’attuale sistema delle biblioteche di Giurisprudenza e Scienze politiche risulta distribuito in modo frammentato in locali del palazzo centrale. Il progetto, che ha anche l’obiettivo di una razionalizzazione degli spazi, per migliorare ulteriormente i servizi offerti agli studenti, ha partecipato al bando Miur che prevede l’erogazione di fondi per l’edilizia residenziale di cui, al momento, non abbiamo avuto riscontro. Si inizierà con una prima parte e in futuro si affronterà il restauro della porzione rimanente».
La capienza complessiva sarà di 350 posti, 150 al piano terra, 202 al piano superiore. Verrà anche sistemata un’aula con 80 posti che si trova nel corpo centrale della struttura. «Il prossimo passo – fa sapere Greco - sarà l’affidamento, attraverso bando, del progetto esecutivo, mentre l’apertura del cantiere è prevista entro giugno 2022».
«Prosegue quindi la collaborazione con l’università – aggiunge Koch - con cui si stanno mettendo in atto azioni condivise per rivitalizzare il centro urbano. La giunta ha inoltre approvato l’ampliamento della biblioteca di San Tommaso, altro intervento strategico messo in cantiere dall’ateneo». —
Stefania Prato