Quote, slitta il pagamento: una boccata di ossigeno per le società pavesi
PAVIA. Boccata d’ossigeno per i club pavesi di calcio, messi in ginocchio dallo stop ai campionati per l’emergenza Covid: il Consiglio nazionale della Lega dilettanti ha, infatti, concesso un’ulteriore dilazione di un mese al pagamento delle quote, spostando il termine dal 10 febbraio al 10 marzo.
L’Eccellenza, intanto, attende il riconoscimento come campionato «di interesse nazionale» per poter riprendere l’attività agonistica, mentre diverse società si stanno preparando all’evento.
Il Pavia ha riunito a inizio settimana una decina di tesserati che era stati fermati già ad inizio ottobre per la positività al Covid: questi giocatori necessitano di un protocollo di idoneità per tornare in campo: il mister Fabio Nisticò e il direttore generale Ettore Menicucci stanno, quindi, valutando il percorso da seguire verso il ritorno alla preparazione in gruppo, non appena scatterà l’ok di governo e regione; hanno già ricominciato ad allenarsi, anche se in modo individuale, con distanziamento e senza utilizzo degli spogliatoi (bisogna presentarsi al campo già cambiati, la docca si fa a casa), i ragazzi delle formazioni giovanili azzurre.
«Aspettiamo segnali dalla Federcalcio per la ripartenza della prima squadra – spiega dal canto suo il direttore generale dell’Accademia Pavese, Gianluca Gaudio – Continuano ad allenarsi i nostri giovani, dalla scuola calcio agli allievi, nel rispetto dei protocolli e con le precauzioni previste».
Pasquali vs Tavecchio
L’attesa per la ripresa dei campionati si incrocia con lo scontro ai vertici del Comitato regionale lombardo della Lnd. Alberto Pasquali, il medico brescianio candidato alla presidenza battuto dall'ex numero uno della Figc, Carlo Tavecchio,e ha chiesto di posticipare l’assemblea elettiva nazionale della Federcalcio, prevista per il 22 febbraio. Anche se il Tribunale federale nazionale della Figc si è già espresso ritenendo inammissibile il suo ricorso, Pasquali non cede e si dice pronto a ricorrere a tutti i gradi di giudizio, dopo aver sollevato una serie di eccezioni e di contestazioni sulle modalità in cui era svolto il voto.
Lo scorso 9 gennaio, Tavecchio si era imposto con uno scarto di sole 14 preferenze sul rivale: l’ex presidente della Figc, dimessosi nel 2017 dopo la clamorosa, mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali di Russia, è stato quindi eletto alla guida del comitato lombardo della Lnd, carica che aveva già ricoperto nel 1996; iIl 77enne originario di Ponte Lambro (Como), dove è nato il 13 luglio 1943, ha ottenuto 380 voti, contro i 366 del 62enne medico di Brescia, dal 2007 delegato Lnd per la sua città (5 le schede bianche). Ma la contesa non è ancora del tutto chiusa. —