In Germania test rapidi gratis per tutti: “Così riapriamo sicuri scuole e commercio”
L’annuncio del ministro Spahn: “La campagna dal 1 marzo anche a casa, pagherà il governo”. I primi problemi col vaccino AstraZeneca
Test rapidi gratis per tutti, per riaprire il commercio e le scuole. La Germania prende la pandemia di petto e punta su controlli a tappeto, disponibili in farmacia e a domicilio, per arrivare là dove il vaccino ancora non riesce. Cioé a tornare al lavoro e sui banchi il prima possibile, in sicurezza. Il governo coprirà i costi, che non sono ancora stati comunicati. Ad annunciare la nuova strategia, che partirà il 1° marzo, è il ministro della Salute, Jens Spahn. La campagna amplia il già corposo utilizzo dei test rapidi, ma presto dovrebbe diventare possibile per chiunque lo desideri farsi tamponare con un esame antigenico contro il Covid-19, senza pagare nulla.
«Questi test possono contribuire a una vita quotidiana sicura, soprattutto nelle scuole e negli asili nido», ha affermato Spahn. I comuni avranno il compito di organizzare l’offerta a domicilio o nei centri dove saranno a disposizione medici specializzati, o ancora nelle farmacie, che venderanno anche gli autotest approvati dall’agenzia competente.
La battaglia vaccinale nel Paese, invece, procede a rilento. Finora, sono state immunizzate 2,4 milioni di persone, a cui è stata somministrata solo la prima dose, mentre la metà ha già ricevuto anche la seconda. Per la maggior parte, i vaccini forniti sono i tedesco-americani di Pfizer/Biontech, mentre inizia a montare una certa diffidenza nei confronti delle forniture di Astra-Zeneca. Secondo il Ministero della Salute, questo giovedì verranno consegnate poco meno di 737.800 dosi di vaccino AstraZeneca, un altro milione il 27 febbraio. A parlare di effetti collaterali del siero anglo-svedese è la Faz: «Ci sono prove che il vaccino AstraZeneca sia meno tollerato rispetto alle sue due controparti che utilizzano la tecnologia dell’mRNA». Il vaccinato avrebbe «effetti collaterali» anche forti. Per questo, il ministero della Salute del Nord Reno-Westfalia ha raccomandato che il prodotto sia utilizzato per immunizzare i medici, ma alternando altri vaccini, per non mettere tutto il personale ko in caso di malesseri dopo la puntura.
A Dortmund, AstraZeneca è stato somministrato ai vigili del fuoco e circa il 25 per cento ha riferito di essersi ammalato, informazione confermata da una portavoce della Città. Altre città tipo Duesseldorf hanno rallentato la campagna vaccinale, per valutare l’impatto di AstraZeneca. «Il quadro è quello tipico di un'influenza: brividi, mal di testa, dolori muscolari e febbre», riferiscono i sanitari. Dopo alcuni giorni i sintomi passano, anche se i medici che seguono la vaccinazione consigliano l’uso di ibuprofene o paracetamolo. «E’ segno che il sistema immunitario sta reagendo», anche se «sorprende è l'elevata percentuale di pazienti con forti effetti collaterali». Stesso risultato statistico anche in Bassa Sassonia: il ministro della Salute locale Heiger Scholz (Spd) spiega che in alcuni casi il tasso è compreso tra il 25 e il 30 per cento, e addirittura il cinquanta per cento in un ospedale.
In Svezia, venerdì scorso la regione di Sörmland ha smesso di vaccinare i propri dipendenti con Astra-Zeneca. Il giorno prima, i dipendenti di due ospedali avevano ricevuto un totale di 400 dosi di vaccino e venerdì circa 100 dipendenti hanno riferito di sentire malanni diffusi. Dopo un primo allarme, comunque, l’immunizzazione dovrebbe continuare come da tabella di marcia. «Non c'è nulla che suggerisca che ci sia qualcosa di sbagliato nel vaccino», ha detto un portavoce della regione.