Soldi rubati a disabili e anziani sotto tutela, arrestati l'ex assessore Contrini e il complice
PAVIA. Stamattina (mercoledì) è stato tratto in arresto Sergio Contrini, 65 anni, ex assessore ai servizi sociali del Comune di Pavia (dal 1990 al 1993 e dal 1996 a giugno 2004), ex presidente dell’Azienda Servizi alla persona (dal 2004 al 2014), ex presidente del Csi (Centro sportivo italiano).
Da tempo è coinvolto in un’indagine per peculato e omissione di atti di ufficio in relazione alla gestione dei conti e dei patrimoni di anziani e disabili di cui era amministratore di sostegno. Arrestato anche Douglas Di Modica, 41 anni, amico e complice di Contrini.
Gli arresti arrivano al termine di una indagine in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, coordinata dal Procuratore della Repubblica Mario Venditti e diretta dal sostituto procuratore Andrea Zanoncelli.
I due risultano indagati a vario titolo per peculato aggravato e continuato (in concorso), rifiuto e omissione di atti di ufficio. Contrini era già stato condannato a 4 anni per il caso di una anziana amministrata.
Dal 2011 ad oggi Contrini è stato amministratore di sostegno di numerose persone non autosufficienti: anziani, persone con problemi psichiatrici. persone fragili, incapaci secondo il tribunale di badare a se stesse e ai propri beni. Le indagini delle Fiamme gialle hanno però dimostrato che Contrini ha ripetutamente, nel corso di un decennio, dirottato patrimoni e denaro contante a favore del complice.
Si tratta di appartamenti da centinaia di migliaia di euro diventati di proprietà di quest'ultimo senza nemmeno un pagamento; denaro proveniente dai conti correnti dei suoi assistiti accreditato su conti correnti riconducibili al complice senza alcun titolo. Il risultato? Far “evaporare” i risparmi di una vita necessari per una serena vecchiaia. Gli investigatori hanno calcolato che tra patrimoni immobiliari e liquidità siano stati ingiustamente sottratti da Contrini oltre un milione di euro.
Gli arresti arrivano dopo quasi un anno di indagini. La Guardia di Finanza di Pavia aveva già sequestrato ai due indagati tre appartamenti e tre box nonché le disponibilità liquide in essere sui rapporti bancari intestati/riconducibili ai due indagati, le quote sociali di quattro attività commerciali avviate dal brasiliano nel milanese e alcuni gioielli e preziosi per un valore complessivo approssimativo di circa mezzo milione di euro.
Ma questo non ha fermato Contrini e Di Modica: nelle settimane successive ai sequestri operati dalla Guardia di Finanza, sono emersi altri rapporti bancari ove Contrini figura a tutt’oggi amministratore di sostegno di alcuni soggetti e sui cui conti correnti risulta aver effettuato recentemente operazioni come delegato ad operare. Di Modica, invece, aveva cercato di spostare soldi su conti correnti intestati a una terza persone, dopo i sequestri.
Inoltre a metà gennaio i due si erano incontrati in un posto inusuale per un appuntamento, probabilmente (questa è l'ipotesi) per parlare senza essere sorbegliati. Questi comportamenti hanno evidenziato secondo le Fiamme gialle "concreti e ripetuti rischi di recidiva e di inquinamento delle prove da parte di entrambi gli indagati".