Virus mutato, mini zona rossa a Mede dalle 18 di mercoledì 17 fino al 24. Chiusi anche asili e materne
MEDE. Dalle 18 di mercoledì 17 febbraio Mede ripiomba in zona rossa, c’è il timore sempre più concreto che circoli la variante inglese. Tutto chiuso per una settimana, comprese le scuole che comunque erano già in lockdown. Colpa del dilagare del contagio. Una escalation che alla fine della scorsa settimana aveva già portato il sindaco a chiudere tutte le scuole del paese. «È un provvedimento punitivo, non ce lo aspettavamo di finire in zona rossa - spiega il vice sindaco Guido Bertassi che ieri ha sostituito il primo cittadino Giorgio Guardamagna in lutto per la morte della suocera - . I numeri degli ultimi giorni non erano così alti, 4-5 casi al giorno dopo la quarantina di casi in pochi giorni della scorsa settimana. Sinceramente non sappiamo da dove arrivino i dati che la Regione ha usato per mettere solo 4 Comuni lombardi in zona rossa. Ci saremmo aspettati misure così drastiche solo dopo esiti pesanti dello screening di massa odierno su alunni e personale delle scuole». «Faremo comunque lo screening oggi, contiamo a maggior ragione vista la situazione che ci sia un’ampia partecipazione degli studenti e del personale. Vogliamo capire i dati reali - aggiunge l’assessore Fabrizio Carena -. Ho parlato con l’Ats, non c’è ancora la certezza che si tratti di variante inglese».
Intanto la notizia di Mede in zona rossa scuote il paese. Fino alle 18 il paese sarà in zona gialla e quindi sarà possibile svolgere il mercato settimanale. «Seguiamo le regole - aggiunge il vice sindaco -. Ma non vogliamo passare per gli untori della Lombardia». Che tirasse aria da zona rossa su Mede era ormai un dato di fatto da almeno un paio di giorni, fino a lunedì pomeriggio però i vertici della Regione escludevano provvedimenti oltre alla già disposta chiusura delle scuole.
Ieri sera però la decisione in senso opposto della Regione. Un’ordinanza del governatore Attilio Fontana che ha chiuso insieme a Mede altri tre paesi lombardi ritenuti a rischio. Sono Viggiù (Varese), Bollate (Milano) e Castrezzato (Brescia. «In relazione all’insorgere di cluster di contagio in alcuni comuni lombardi, sentito il ministro della Salute, verranno applicate le misure da zona rossa - ha spiegato Fontana-. Misure già osservate poche settimane fa in tutta la regione. Inoltre con l’ordinanza si dispone che le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie e secondarie in questi comuni si svolgano solo a distanza. La sospensione riguarda anche asili nidi e scuole materne». «L’ospedale di Mede continuerà a funzionare regolarmente» spiega il primario di Medicina, Simone Bagnoli.
Resta confermato lo screening alla palestra Fantelli di via Regina Cassolo dalle 9 di oggi. Ci saranno sette postazioni per tamponi molecolari: la partecipazione è facoltativa. In campo medici di base e dell’Ats. Il servizio normale dei medici di base oggi sarà chiuso. Obiettivo raccogliere almeno 500 tamponi tra studenti (oltre 400) e personale di materne, elementari e medie. I tamponi molecolari saranno gratuiti. Il contagio che allarma Mede sarebbe partito proprio dalle scuole, che si trovano tutti in edifici diversi. —