Comuni pavesi osservati speciali, sindaci sorpresi: «Mai avvertiti»
Appello a Regione e Ats per ottenere maggiori informazioni: «Dobbiamo spiegare ai cittadini»
PAVIA. «Il monitoraggio? Ben venga, anche perché così ci arrivano prima i vaccini. Però Ats e Regione potevano dircelo in anticipo a per evitare che tra i cittadini si creasse il panico. Siamo e restiamo in zona gialla invece». È questo l’umore tra i diversi dei sindaci dei nove centri della provincia di Pavia finiti sotto la lente d’ingrandimento di Regione e Ats. Sono entrati nel cosidetto “alert epidemiologico” della Regione. Si tratta di Zeme, Castello d’Agogna, Trovo, Trivolzio, Torre Beretti, Cigognola, Casei Gerola, Velezzo Lomellina e Rognano. Motivo? Hanno un rapporto di nuovi positivi nell’ultima settimana maggiore alla media di 250 casi ogni 100mila abitanti. A conti fatti significa che in paesi di 1.000 abitanti bastano 3 nuovi positivi in una settimana per far scattare l’allerta. E sotto la lente d’ingrandimento c’erano già Casorate e Mede per i focolai di variante inglese nelle scuole.
Ma nei piccoli Comuni la situazione è diversa secondo i sindaci. I nove paesi finiti nel monitoraggio hanno al massimo 2.460 abitanti come Casei Gerola fino al minimo di 97 di Velezzo Lomellina. Insieme contano 10.557 residenti, l’1,9% di chi vive in provincia di Pavia. «In effetti a Cigognola abbiamo avuto tre casi nell’ultima settimana, se fossero stati due non saremmo finiti nel monitoraggio - spiega il sindaco del centro oltrepadano Michele Orioli -. Avrei preferito saperlo in anteprima dagli organi preposti. Non discuto di certo il metodo, Ats e Regione facciano come ritengono. Potremmo anche avere il vantaggio che arrivino prima i vaccini per gli over 80. Per il resto non cambia niente, restiamo in zona gialla».
«Sicuramente paghiamo la vicinanza con Mede , dove ci sono molti contagi - analizza il sindaco di Torre Beretti, Marco Broveglio -. Non abbiamo comunque cluster locali solo qualche contagio che ci fa sforare il nuovo parametro. Speriamo ci arrivino prima i vaccini». «Mi è dispiaciuto non poterlo comunicare per primo ai residenti in paese - spiega invece il sindaco di Zeme Lomellina, Massimo Saronni -. Per tutto il giorno abbiamo ricevuto richieste dai cittadini preoccupati: non siamo in zona rossa e i contagi sono limitati a poche unità in paese». Anche la vicina Castello d’Agogna ha diramato una comunicato del sindaco William Grivel «per invitare alla calma i cittadini, non abbiamo ricevuto nessuna informazione ufficiale da Ats, Regione e prefettura quindi per noi è tutto come prima. Abbiamo solo saputo dell’alert inviato ai medici di base e di cui è stata data notizia sulla stampa». «Ci sarà maggiore attenzione al tracciamento del contatto dei positivi di Casei Gerola - spiega il sindaco Leonardo Tartara -. Contiamo come ci ha detto Ats di avere precedenza per i vaccini. Al momento la situazione in paese è sotto controllo, ci sono stati 6 casi di recente. Non ci sono grossi focolai». «Mi sono lamentato con Ats, abbiamo scoperto per ultimi di essere monitorati - incalza il sindaco di Trivolzio, Paolo Bremi -. Ovviamente collaboriamo con gli enti preposti. In effetti l’aumento di casi, 18 in pochi giorni, qui c’è stato. Restiamo in zona gialla, però contiamo che la vaccinazione qui inizi prima». —