Storie di guerra, rancori e vendette nel romanzo di Alessandro Reali
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Il chimico e scrittore pavese lascia i gialli e si cala nella Lomellina del 1945: «Ne approfitto per inserire alcune parole in dialetto imparate dal nonno»
Il nuovo romanzo di Alessandro Reali scava nella Lomellina del 1945 dipingendo la figura di una donna che lascia più di un segreto dietro di sé. “Il quaderno di Giulia” arriverà a giorni nella libreria “Le mille e una pagina” di Mortara, che in questo caso è anche casa editrice. Il 55enne scrittore di Sannazzaro, di professione chimico analista del gruppo Eni, abbandona temporaneamente il giallo per tuffarsi nella sua terra d’origine.
colpo di scena
Dopo i nove capitoli sulla coppia di investigatori Sambuco e Dell’Oro e altri tre gialli, ora Reali passa al romanzo breve, con il classico colpo di scena finale. «Nel libro – anticipa l’autore – cito località come Dorno, Sannazzaro, Mortara e Vigevano: visto che la vicenda si svolge in una cascina, in questo caso anonima, ho colto l’occasione per inserire anche diversi termini dialettali tramandati da mio nonno, con traduzione a piè di pagina. Cito, per esempio, il “barlitè”, cioè il fanciullo che portava da bere alle mondine in aperta campagna, o l’“amsùra”, il falcetto dalla lama ricurva».
Dopo essere stata lontana per molti anni, negli anni Novanta Rosella torna a casa, in Lomellina, per assistere al funerale della madre Giulia Martini Gavi. Suo padre, Gianni Gavi, è morto da tempo e Rosella, donna professionalmente appagata, indipendente, libera da ogni restrizione sociale, non ha mai provato un vero legame affettivo per i genitori, persone scostanti, estranei all’interno del matrimonio e incapaci di dimostrare amore per l’unica figlia.
Appena arrivata, Rosella pensa già a quando si allontanerà dalla sua casa d’infanzia, ma Sonia, la badante della madre, le consegna qualcosa che Rosella non si sarebbe mai aspettata. «È un diario segreto – prosegue Reali – in cui Giulia rievoca giorni lontani e che ha scritto per spiegare a sua figlia tante cose che non avrebbe saputo come dirle. Ma, soprattutto, è un modo per raccontare, finalmente, una verità difficile e scomoda, e svelare un segreto che si è portata dentro per tutta la vita. Passione, tradimenti, violenze: dietro il paravento di una vita borghese, Giulia ha sempre nascosto un’altra storia, che ovviamente non voglio svelare per non togliere la suspense al lettore».
vicenda tragica
Laura Fedigatti è l’editrice. «“Il quaderno di Giulia” – spiega – è una storia di guerra, rancori e vendette, gelosie e passioni, ma anche di amore e di sentimenti tanto profondi da sconvolgere intere vite. Con il personaggio di Giulia, Reali dimostra una grande sensibilità letteraria dando vita a una donna tormentata e passionale, vittima delle convenzioni e di avvenimenti più grandi di lei, coraggiosa e fragile allo stesso tempo. La sua è una vicenda tragica che si compie sullo sfondo di uno dei più drammatici momenti della storia del nostro paese e non solo». —
Umberto De Agostino