Con il vaccino giù i contagi nelle Rsa tra gli anziani: - 81%
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Dati incoraggianti per gli ospiti delle 85 case di riposo pavesi. Meno incisivo l’impatto sugli operatori sanitari: calo del 64%
PAVIA. Le case di riposo cominciano a respirare. I vaccini anche lì, dove il Covid ha prodotto più morti, hanno portato un forte calo dei contagi: l’81% in meno di ospiti positivi al virus nel periodo gennaio-marzo di quest’anno, messo a confronto con gli ultimi tre mesi del 2020. Sensibile, ma inferiore rispetto a quello registrata per gli ospiti, è la diminuzione del numero di positivi tra gli operatori sanitari: nell’ultimo trimestre è al 64%.
Trend in discesa
Che il trend dei contagiati nelle 85 Rsa della provincia di Pavia fosse in discesa, lo si è capito già nelle settimane scorse. «In provincia di Pavia la campagna vaccinale nelle Rsa dedicata a ospiti e operatori, tra gennaio e marzo scorsi, ha portato un calo sia dell’incidenza della malattia fra i residenti e gli operatori, sia nel numero di residenti isolati – conferma Ats Pavia –. In questo periodo, infatti, sono stati vaccinati 3.693 operatori e 3.766 ospiti, numeri che corrispondo alla quasi totalità della popolazione delle Rsa. Restano escluse solo alcune persone che riguardano poche strutture colpite da focolai che si stanno risolvendo, strutture in via di somministrazione dei vaccini».
In particolare, la differenza dei contagi fra il trimestre ottobre-dicembre 2020, che sono stati 1190 tra gli ospiti e 490 tra gli operatori, e il trimestre gennaio-marzo di quest’anno, che ne ha prodotti 25 tra gli ospiti e tra gli 174 operatori, porta al risultato di una diminuzione dell'81% dei positivi tra gli anziani ricoverati e del 64% tra i lavoratori delle strutture. Calo che, anche rispetto alla prima fase della pandemia, ha il suo peso. Perchè durante la prima ondata di Coronavirus le case di riposo della provincia di Pavia avevano toccato punte di 1.221 ospiti e 390 operatori infetti.
Il salto di qualità
«Questi risultati sono stati possibili, non solo grazie all’efficacia immediata del vaccino, ma anche per il lavoro in rete svolto da Ats insieme ad Asst Pavia e San Matteo. E grazie agli stessi dirigenti e operatori delle Rsa, che hanno contribuito alla somministrazione dei vaccini a operatori e ospiti delle 85 case di riposo del territorio – spiega Mara Azzi, direttore generale di Ats Pavia –. La collaborazione di questi enti continua ad essere fondamentale per raggiungere l’obiettivo di vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo. Le strutture restano sorvegliate e il rispetto delle regole non deve venire meno, ma certamente questo calo dei contagi è l’evidenza più importante della sicurezza delle residenze a lunga degenza dei nostri anziani più fragili».
Un concetto ribadito anche da Giovanni Belloni, presidente di Simersa (Società italiana dei medici delle Rsa). «Che i contagi siano diminuiti lo verifichiamo giorno dopo giorno – sottolinea –. Tutti i nostri anziani sono stati vaccinati con Pfizer e Moderna, e servirà ancora un po’ di tempo per vederne a pieno gli effetti. Quanto alle adesioni da parte del personale, abbiamo registrato un’inversione di tendenza rispetto ai primi tempi: allora diversi operatori avevano detto no al vaccino». —