Sesia, per i danni in Lomellina il governo stanzia 4,8 milioni
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Riconosciuto lo stato d’emergenza: infrastrutture e coltivazioni rovinate. Entro il 30 aprile le aziende potranno chiedere di accedere agli indennizzi
Palestro. Il governo ha deliberato lo stato d’emergenza per la durata di un anno in sette province lombarde, fra cui Pavia, colpite dagli eventi meteorologici verificatisi fra il 2 e il 5 ottobre dell’anno scorso con l’esondazione del Sesia: lo stanziamento complessivo, al momento, è di 4,8 milioni di euro. Allo stesso tempo, il ministero delle Politiche agricole ha accolto la richiesta della Regione Lombardia in merito all'attivazione degli indennizzi a favore delle aziende e delle infrastrutture agricole nei Comuni di Candia, Confienza, Langosco, Palestro, Robbio, Rosasco e Sartirana. In questo caso le stime parlano di 13 milioni, tra strutture aziendali, scorte, attrezzature e infrastrutture.
Come fare
Entro il 30 aprile le aziende agricole che avevano segnalato danni possono presentare la domanda di concessione dei benefìci utilizzando i modelli reperibili su Internet. Secondo la Regione il danno alle strutture agricole è di circa 3,2 milioni di euro, mentre quello alle infrastrutture al servizio dell'agricoltura (canali d’irrigazione e bonifica e strade interpoderali) è stimato in dieci milioni di euro.
Nella Lomellina nordoccidentale l'acqua aveva provocato l’asportazione di argini e di terreni, di interi tratti delle strade poderali e interpoderali, con conseguente interruzione della possibilità di transito dei mezzi agricoli, oltre alla rottura di fossi e alla formazione di voragini. Erano andate distrutte parecchie camere di risaia e i terreni ricoperti di depositi di sabbia, ghiaia, legname e detriti vari.
L'acqua aveva raggiunto anche parecchie cascine ed erano stati sommersi attrezzature, mezzi agricoli, essiccatoi e cisterne di carburante agricolo. Danni anche a parecchie attività di apicoltura con distruzione delle arnie e delle famiglie di api.
«Era necessario – commenta l’assessore regionale Fabio Rolfi – dare un segnale alle imprese agricole di questi territori. Avevo visitato le risaie allagate della Lomellina dove l'acqua aveva provocato asportazione di argini e di terreni, di interi tratti delle strade poderali e interpoderali con conseguente interruzione della possibilità di transito dei mezzi agricoli, rottura di fossi e formazione di voragini».
Discorso differente per Langosco, che era stato investito dalle acque del Roggione di Sartirana. «Siamo contenti – dice il sindaco Margherita Tonetti – che il governo abbia stanziato 4,8 milioni in attesa del definitivo calcolo degli eventi eccezionali di sei mesi fa. Avevamo spedito l’elenco di abitazioni, mobili e terreni danneggiati presentato da 71 famiglie e, nel complesso, Langosco aveva registrato danni per 1,3 milioni di euro, ma non possiamo sapere quanto ci sarà concesso». —
Umberto De Agostino