Corruzione elettorale, sentita la sindaca: si allarga l'indagine dopo il caso Miracca

VOGHERA. L’inchiesta per corruzione elettorale sulle comunali a Voghera dello scorso autunno potrebbe non riguardare più solo l’assessora Francesca Miracca (Lega). La procura della Repubblica sta infatti svolgendo accertamenti su alcune circostanze emerse dai primi interrogatori e su materiale recuperato nel corso delle perquisizioni in Comune. Gli investigatori hanno sentito, come persona informata sui fatti, anche la sindaca di Voghera Paola Garlaschelli, che, da quanto è trapelato, avrebbe messo a disposizione degli inquirenti una registrazione audio in cui una sua interlocutrice tira in ballo altri politici, anche questi coinvolti in un presunto mercato di voti. Delle circostanze evidentemente tutte da verificare.

La polizia giudiziaria avrebbe già svolto i primi accertamenti, per trovare riscontri a quanto riferito. Altri interrogatori sono previsti nei prossimi giorni. La sindaca Garlaschelli, contattata dalla Provincia Pavese ieri sera, ha confermato la circostanza (ossia di essere stata sentita) ma ha preferito non commentare.

 La testimonianza-chiave

Tra le persone già sentite in procura c’è Assunta Onorata, la 58enne di Voghera che alcune settimane fa aveva depositato in procura una denuncia-querela contro l’assessora comunale Miracca. Denuncia sottoscritta da altri 21 elettori (alcuni dei quali già interrogati). La donna in procura ha ribadito quanto aveva già dichiarato in denuncia, e cioè di essere stata avvicinata prima delle elezioni dalla candidata Miracca, che le avrebbe chiesto il suo aiuto per le elezioni.

«Ero nello staff elettorale»

La 58enne spiega agli investigatori di avere accettato la richiesta, entrando così a far parte a pieno titolo dello staff della campagna elettorale della Miracca. Fin qui nulla di illecito, se non fosse che la Onorato sostiene di avere ricevuto dalla Miracca la promessa di posti di lavoro in cambio del suo contributo a trovare altri elettori che, secondo l’accusa, la candidata avrebbe poi ricompensato con doni adeguati. La 58enne avrebbe quindi contattato i propri conoscenti, persone in condizioni di difficoltà economica, facendosi poi garante delle consegne dei doni. Consegne, spiega la donna agli investigatori, a cui avrebbe assistito in prima persona. Gli investigatori avrebbero acquisito anche altre dichiarazioni da testimoni oculari.

Le reazioni della politica

Paola Garlaschelli, malgrado l’avviso di garanzia ricevuto dalla sua assessora, dopo un lungo colloquio avuto con la Miracca nelle scorse settimane, ha conferma la sua fiducia. Lo stesso ha fatto la Lega, anche se, va detto, l’area politica della Miracca non è, all’interno del partito, esattamente la stessa della capogruppo e parlamentare Elena Lucchini. Anzi, i maligni sostengono che in caso di ulteriori passi avanti dell’attività giudiziaria (ad esempio una chiusura indagini), nessuno si strapperebbe le vesti in caso di sue dimissioni.

Dal canto suo l’opposizione consiliare, pur con una certa prudenza quando si tratta di campagne elettorali, ha colto la palla al balzo. Udc, Pd, Civici di Ghezzi e Ms5 si sono trovati tutti d’accordo nel raccogliere le firme necessarie alla convocazione, entro il 22 aprile, di un consiglio comunale straordinario proprio sul tema della presunta corruzione elettorale durante le ultime amministrative. Sarà, per le minoranze, un ottimo palcoscenico, per quanto virtuale (i Consigli in presenza sono ancora impossibili), dove attaccare la sindaca. Anche se da oggi l’unico vero tema che si discuterà a Voghera sarà: quali file Garlaschelli ha consegnato alla procura? —