Il Po si è alzato di un metro, ma è ampiamente sotto le medie del periodo
Le piogge delle ultime ore hanno solo parzialmente compensato il lungo periodo siccitoso. Livelli previsti in crescita con le prossime precipitazioni
MILANO. Le piogge delle ultime ore hanno contribuito a un marcato innalzamento delle portate del Po del 15-20%, generando un parziale ristoro dei territori soprattutto in considerazione del periodo particolarmente arido manifestatosi negli ultimi mesi; rimane però uno scarto negativo rispetto alle medie del mese. Lo rileva una nota dell’Autorità distrettuale del fiume Po. Le ulteriori precipitazioni previste nei prossimi giorni, si afferma, potrebbero colmare il gap.
Il monitoraggio sullo stato idrologico del Po e dei principali corsi d’acqua del Distretto idrografico Padano rileva chiaramente come la seconda perturbazione del mese di aprile abbia attenuato la forte situazione critica che iniziava a prospettarsi sull’intero Bacino: le piogge diffuse su tutto il territorio durante lo scorso fine-settimana - che, nell’area appenninica e nell’arco Alpino, sono cadute anche sotto forma di nuove nevicate - stanno risollevando le portate del Grande Fiume e alimentando anche i corsi d’acqua secondari maggiormente in criticità.
Al Ponte della Becca, tra la mezzanotte di sabato e la notte tra domenica e lunedì, il livello di è alzato di quasi un metro. da -2,76 a -1,86, per poi stabilizzarsi a -2 metri: appunto, ancora in territorio negativo. A Pontelagoscuro la portata di lunedì è di 881 m3/s, prevista in ulteriore crescita nell’arco della settimana, pur non riuscendo ad invertire la scarsa portata anomala del periodo: nonostante le ultime piogge, infatti, lo scarto di portata rispetto la media rimane consistente in questi primi giorni di aprile, mese che fa registrare un negativo -29% che, secondo le previsioni, pur se potrebbe attenuarsi in settimana, permarrà ancora sotto le medie di periodo.
Si mantiene sostanzialmente invariata la situazione dei laghi: rispetto la settimana precedente risulta in linea con la media del periodo 2006-2020 (-0.2%); sul lago Maggiore l’idrometro di Sesto Calende misura +55.3 cm sullo zero idrometrico.
ornando alle nevi, aggiunge la nota, si registra per la prima volta nel 2021, un quantitativo di manto nevoso finalmente nelle medie. «Ci stiamo avvicinando al periodo più delicato dell’anno per la risorsa acqua; questi prossimi mesi saranno determinanti per il deflusso ecologico, per l’habitat e per le produzioni delle importanti colture del Distretto Padano - sottolinea Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po - l’acqua che sta cadendo e sta colmando il gap che avevamo deve essere infatti trattenuta il più possibile negli invasi, nei grandi laghi regolati e nei bacini imbriferi montani e sarà la risorsa preziosa che ci consentirà di portare a termine con successo prelievi e distribuzione e, al tempo stesso, di valorizzare il corridoio ecologico più importante che abbiamo: il fiume Po».