Becca, previsti nuovi interventi slitta a giugno la fine dei lavori

LINAROLO.

Slitta a metà giugno la conclusione dei lavori di sistemazione del ponte della Becca. Il precedente programma prevedeva il termine in questo mese di aprile, ma una proroga è stata necessaria, in quanto la Provincia ha deciso di utilizzare le risorse del ribasso d’asta per intervenire su un’ulteriore campata, facendo salire da 9 a 10 il numero di quelle su cui si sta intervenendo. Uno slittamento su cui ha pesato anche il maltempo dei mesi scorsi e che finirà per avere ripercussioni sui tanti pendolari che quotidianamente percorrono l’infrastruttura.

sicurezza

Sono complessivamente 13 le campate del ponte con il compito strategico di collegare il Pavese all’Oltrepo, un grande malato con più di un secolo di vita «che va tutelato e messo in sicurezza», sottolinea il presidente della Provincia Vittorio Poma. Provenendo da Linarolo, in direzione Mezzanino, si era deciso di intervenire dalla campata numero uno fino a metà della cinque. Arrivando dall’Oltrepo, in direzione Pavia, dalla numero tredici alla nove, quella dove erano state collocate le stampelle in sostituzione della pila collassata. Un costo complessivo di 1,5 milioni, risorse arrivate dallo Stato e stanziate nel 2017 dall’allora governo Gentiloni all’interno di un pacchetto di 30milioni destinato ai ponti sul Po. «E’ stata eseguita una perizia di variante utilizzando il ribasso d’asta, dirottato sulla sistemazione di una campata in più rispetto alle 9 previste originariamente – spiega Poma -. Ci rendiamo conto dei disagi e dell’impatto sul traffico, ma è fondamentale salvaguardare con interventi mirati un ponte, costruito nel 1912, che costituisce un esempio di archeologia industriale. E quest’ultimo lotto va proprio nella direzione di migliorare sicurezza e conservazione. Per questo si sono volute usare quelle risorse per ulteriori lavori».

GLi INTERVENTI

L’intervento sta riguardando la sabbiatura e la verniciatura della struttura, con l’obiettivo di rimuovere la ruggine che ha aggredito il ponte. Si è proceduto al controllo degli elementi orizzontali, verticali e dei tiranti per verificarne l’efficienza, alla sostituzione dei calastrelli, le migliaia sbarre di ferro fondamentali per la tenuta dell’impalcato, e si accerterà, al termine dei lavori, la possibile formazione di fessurazioni, come richiesto dal Provveditorato interregionale delle opere pubbliche. In programma anche il ripristino del calcestruzzo del piano viario e la sistemazione della spalla, lato Pavia.

« Si è accumulato un ritardo importante – sottolinea il presidente del Comitato Ponte della Becca Fabrizio Cavaldonati -. I lavori sono partiti circa tre mesi dopo la data prevista inizialmente ed è chiaro che, spostandosi in inverno, le temperature e il maltempo hanno determinato un ulteriore allungamento dei tempi».—

Stefania Prato