Lutto per lo sport a Broni. Stroncato dall’infarto Mario, il volontario-tifoso
Aveva 65 anni: sempre in campo per aiutare l’OltrepoVoghera nel calcio e per sostenere il basket Il sindaco: «Perdita enorme»
Broni. Lo sport bronese in lutto per l’improvvisa scomparsa, a soli 65 anni, di Mario Manzini, grande tifoso del Broni basket e volontario sia per la società sportiva che il Broni calcio. Manzini ha accusato un malore nella serata di mercoledì che gli è stato fatale: se ne è andato proprio nel giorno in cui la squadra di basket femminile, che aveva seguito per tanti anni sia in casa che in trasferta come tifoso, ha ottenuto la salvezza, rimanendo in A1, dopo aver sconfitto il Battipaglia. Anche se negli ultimi anni non era riuscito a seguire dal vivo le partite, nella curva insieme ai tifosi dei Viking, con al collo l’immancabile sciarpa biancoverde, aveva sempre seguito le partite delle ragazze del basket e ha sperato fino all’ultimo in questa salvezza.
Dipendente della Fondazione Cella di Broni, Manzini ha sempre dedicato il suo tempo libero ai giovani, dividendosi tra la squadra di basket e la società sportiva di calcio, dove ha contribuito alla crescita di parecchi ragazzi. Ragazzi che seguiva anche fuori dall’ambito sportivo, visto che ha aiutato molti di loro con il lavoro. Ha seguito e vissuto anche tutta l’avventura calcistica dell’OltrepoVoghera, di cui era un grande appassionato. «Mario ha dato tantissimo per lo sport bronese e in generale per la sua città, per noi è davvero una perdita enorme, ancora non ci crediamo che non ci sia più» lo ricordano gli amici.
Anche il sindaco Antonio Riviezzi, a nome dell’amministrazione comunale, si stringe intorno alla famiglia: «Siamo profondamente addolorati per la notizia improvvisa e inaspettata della scomparsa di Mario – sottolinea il primo cittadino -. Era una persona socievole e molto attiva, da sempre inserita nel contesto sociale della nostra città, impegnato come volontario e collaboratore in diverse associazioni dello sport locale. Siamo vicini alla moglie e agli amici che lo hanno conosciuto». Manzini lascia la moglie Patrizia, i nipoti Ettore, Ottavio e Pierluigi, la cognata Rosa. Il feretro del 65enne è arrivato ieri pomeriggio alla chiesa di Santa Marta e sono stati molti gli amici che hanno voluto subito fargli visita. Qui, questa sera, alle 19, il rosario, mentre domani mattina, a mezzogiorno, sono in programma i funerali nella basilica minore di San Pietro. La salma sarà sepolta nel cimitero cittadino. —