Boggioni, tanta adrenalina dagli Europei: «Funchal test severo, tempi da migliorare»
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Parla la 22enne pavese per sei volte sul podio continentale con 4 ori. A Tokyo farà 5 gare oltre alle staffette
PAVIA. Monica Boggioni è stata fra le azzurre più medagliate dei campionati europei di nuoto paralimpico, una sorta di prova generale in preparazione dei Giochi Olimpici di Tokyo. «E’ stato importante gareggiare in Portogallo – spiega l’azzurra dell’Aics Pavia Nuoto – mi sono portata a casa una ritrovata dose di adrenalina e la bellezza di condividere con i miei compagni dopo tanto tempo una settimana di gare importanti con il costume della nazionale. E’ stata la prima gara vera di test in un contesto diverso, con tutte le precauzioni del caso, certo, ma tornando a respirare l’aria de gruppo, la preparazione, il prima e dopo».
Boggioni è salita sul podio sei volte: «Come risultati personali e di squadra sono molto soddisfatta, anche se si poteva fare meglio e parlo dei tempi – spiega la 22enne pavese – sono consapevole che c’è ancora tanto da lavorare per migliorare. Gli europei sono stati un test importante in tal senso. Sono soddisfatta dei 50 dorso, dei 200 misti anche se ho gareggiato in una categoria più alta della mia e non sono andata sul podio, ma è stato interessante. Per altre gare in cui pur avendo vinto l’oro sono stata distante dal mio tempo, come i 200 stile, ad esempio, ma almeno ora so dove impegnarmi maggiormente. Uno degli aspetti su cui lavorare è la tenuta atletica, perché io sarò impegnata in tante gare».
Gli obiettivi
Monica non si sbilancia su quelle che potrebbero essere le sue medaglie alle Paralimpiadi. «A me piace molto lo stile libero, i 200 e i 50 dorso, i 200 misti sono impegnativi e dovrò lavorare parecchio sulla tecnica . Di sicuro non sarà facile vincere. Ci saranno più avversarie e tante le conoscerò al momento della gara, perché un anno e mezzo di sosta internazionale ha cambiato le gerarchie, specie delle cinesi. Il mio obiettivo è dare il massimo, se questo vuole dire salire sul podio toccherei il cielo con un dito. Che gare farò a Tokyo? I 100 e i 200 stile, i 50 dorso, i 100 rana e i 200 misti, mentre le staffette verranno decise a tempo debito. Aver fatto la 4x50 stile mista in Portogallo non è determinante, anche se mi è piaciuto perché il risultato è arrivato dall’impegno di tutti. Ora mi preparo per i campionati italiani assoluti in programma a Napoli la seconda settimana di luglio, poi il lungo collegiale azzurro».
Maurizio Scorbati