Addio a Fabio, vivaista 48enne vittima dell’amianto
Broni, la malattia gli era stata diagnosticata due anni e mezzo fa. L’addio straziante della moglie: “La vita dà e toglie, l’amore non si cancella”
BRONI. Si continua a morire d’amianto. L’ultima vittima del mesotelioma, dopo una battaglia durata due anni e mezzo, è Fabio Guarnaschelli, 48 anni, titolare del vivaio “Il Verde Gestito” in Strada Bronese, che si occupa della progettazione e realizzazione di parchi, giardini, aree verdi, rotatorie, terrazzi ed orti per privati, aziende ed enti pubblici. La malattia gli era stata diagnosticata a gennaio del 2019 e, nonostante l’operazione a cui si era sottoposto, si è ripresentata ancora in seguito; le sue condizioni di salute sono peggiorate improvvisamente negli ultimi giorni fino al ricovero al San Matteo di Pavia, dove è mancato nella notte tra sabato e domenica.
Guarnaschelli ha lottato fino alla fine, circondato dall’affetto dei suoi familiari, ma purtroppo la malattia ha avuto la meglio: non ha mai lavorato a contatto con l’amianto, a dimostrazione della tendenza degli ultimi anni con l’aumento dei casi di malattia per esposizione ambientale (alle fibre d’amianto nell’aria) e non più per esposizione professionale (operai che lavoravano alla Fibronit o familiari).
La notizia della sua scomparsa, accolta con incredulità e sgomento, si è subito diffusa tra Broni, Stradella e i Comuni vicini dove la famiglia è molto conosciuta: oltre al lavoro di Fabio, infatti, anche la moglie Anna Maria Guazzi è una nota architetta e professionista, che ha collaborato con diverse amministrazioni comunali della zona.
«Ciao Fabione, amico e collega unico e speciale, riposa in pace – è il messaggio di cordoglio dei colleghi fioristi -. Ci mancherai tanto e ci mancheranno tanto i bei momenti passati con te e con la tua famiglia». «Hai lottato come un leone fino alla fine – si legge in un altro ricordo postato sui social -. Ci mancherai tantissimo carissimo Fabio, era impossibile non volerti bene, resterai per sempre con noi». E ancora: «Non dimenticheremo mai la persona stupenda che era Fabio, per sempre nel cuore e nei nostri ricordi più belli».
Commosso il ricordo che la moglie Anna Maria ha lasciato per il suo Fabio: «La vita dà e la vita toglie – ha scritto -. Quello che non potrà mai cancellare è l'amore. Per sempre».
Vicinanza alla famiglia è stata espressa anche dai sindaci di Broni e Stradella, Antonio Riviezzi e Alessandro Cantù, e da Marco Paravella, sindaco di San Cipriano Po, Comune con cui al momento collabora la moglie del 48enne. Oltre ad Anna Maria, Fabio lascia i due amatissimi figli.
Martedì 8 giugno alle 19.30, nella basilica minore di San Pietro a Broni, per rispettare le misure anti Covid, visto che è prevista una grande affluenza di persone, sarà recitato il rosario in suo suffragio, come è accaduto anche ieri sera. Ancora da fissare i funerali del vivaista: la famiglia attende il nulla osta per il rilascio della salma, come prevede la procedura nei casi di morte per mesotelioma.
Oliviero Maggi