Bar chiusi all’una di notte, scintille in maggioranza. Il sindaco Fracassi frena
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Pavia Prima e Forza Italia: «Provvedimento mai condiviso con la coalizione». L’ordinanza “congelata” e ridiscussa in un vertice straordinario del centrodestra
Sulla decisione di chiudere i bar all’una contro la malamovida, la maggioranza sobbalza e il sindaco frena. Giovedì i consiglieri di Pavia prima, Nicola Niutta e Nicolò Fraschini, hanno firmato un comunicato duro, soprattutto, rispetto al fatto che il sindaco non abbia informato la maggioranza. E, nel pomeriggio, il sindaco Fracassi ha detto che discuterà il provvedimento in una riunione con il centrodestra.
«La giunta speranza»
In mattinata sono arrivate le parole dei due consiglieri di Prima Pavia. «Per mesi – premette Fraschini – ho fatto la “guerra” a tutte le restrizioni imposte nel nome dell’emergenza sanitaria, e ora che il governo Draghi, seppure con colpevole ritardo, elimina il coprifuoco, a rimetterlo ci pensa il Comune di Pavia». Fraschini distingue due questioni. La prima, è di metodo: «Noi abbiamo saputo della decisione del sindaco dalla stessa nota stampa trasmessa ai giornali, e non sta nè in cielo nè in terra che i consiglieri di maggioranza vengano a conoscere decisioni così importanti in questo modo».
E poi c’è, ovviamente, il merito della questione: «Pensavo di essere un consigliere a sostegno della giunta Fracassi – ironizza Fraschini – e invece mi trovo consigliere per la giunta Speranza. Per un anno abbiamo detto che siamo dalla parte dei commercianti e adesso si decide un coprifuoco che farà pagare chi ha già pagato un prezzo alto, cioè i commercianti stessi. Credo che servano maggiori controlli e che vada rivalutata l’idea avanzata dai consiglieri di Forza Italia di reintrodurre gli steward, magari con un consistente contributo da parte del Comune. I soldi, del resto, ci sono».
Anche Nicola Niutta non ha gradito particolarmente modalità e contenuto della decisione del sindaco. «Non ho condiviso il metodo – dice – e tra l’altro non è la prima volta. Che la maggioranza non venga informata delle decisioni del sindaco è abbastanza opinabile». «Io, per dire, ho perplessità sul fatto che il provvedimento valga per tutte le sere della settimana e avendo tanti amici commercianti so che, sino alle 22 di mercoledì, non ne sapevano nulla. Il centrodestra si batte da mesi per andare incontro alle categorie produttive e, personalmente, mi sento ancora al fianco di esercenti e commercianti. Pavia va in controtendenza rispetto a quanto il centrodestra sostiene a livello nazionale. Ho addirittura letto di possibili divieti di vendita di alcolici dalle 16; mi chiedo se chi avanza queste idee sappia che c’è gente che lavora e che, ancora, non siamo a Kabul».
«I miei indirizzi»
Alle 18,19 il sindaco Fracassi esce con un comunicato: «Voglio precisare che l’anticipazione delle misure condivise con la stampa, nella giornata di mercoledì, riguarda i miei indirizzi, frutto del dialogo con i rappresentanti di Ascom Pavia e con esponenti dei pubblici esercizi, oltre che del confronto avuto con la Prefettura. Ora si tratta di fare sintesi tra le diverse sensibilità cittadine emerse dopo l’annuncio, come richiede il dibattito che sempre caratterizza una grande città. Il dettaglio delle misure che verranno varate dal Comune, a partire dal fine settimana, sarà quindi discusso questa sera (ieri per chi legge – ndr) in sede di maggioranza, così da garantire la massima condivisione delle scelte. Domani (oggi) firmerò l’ordinanza».