Alberghiero nell’ex caserma indagine su muri e fondamenta
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Verifica dello stato del palazzo prima di avviare il progetto per la scuola Cossa Con l’ok al restauro poi partirà la corsa ai fondi (4,7 milioni) da usare entro il 2023
PAVIA
È stato affidato a una ditta della provincia di Pordenone l’incarico di eseguire indagini sulle condizioni dell’immobile di via Defendente Sacchi che un tempo ospitava la caserma dei carabinieri.
Il Centro controllo materiali edili avrà il compito di verificare lo stato di muratura, calcestruzzo, solai, fondamenta e armature dell’edificio che Piazza Italia ha deciso di destinare a sede dell’indirizzo alberghiero dell’istituto Cossa.
Finanziamenti statali
Un intervento possibile grazie ai finanziamenti stanziati dal ministero dell’Istruzione che ha approvato, con decreto, un fondo da 1 miliardo e 150 milioni per l’edilizia scolastica di competenza di Province e Città Metropolitane, 7 milioni e 329mila destinati alla Provincia di Pavia che intende dirottarne una quota all’alberghiero. Il restauro costerà 6,2 milioni, verrà utilizzato il contributo ministeriale per 4,7 mln e saranno aggiunte risorse provinciali, o ulteriori stanziamenti, per 1,5 mln. Le indagini sull’edificio costeranno circa 35mila euro. «Si tratta di attività propedeutiche all’affidamento del progetto definitivo – spiega il presidente della Provincia Vittorio Poma -. Si pensa infatti di terminare a fine giugno il progetto di fattibilità di cui si sta completando la parte tecnica». Poi si procederà con quello definitivo. Un iter complesso che prevede il coinvolgimento di Soprintendenza e Comune. «Prima di avviare la gara – fa sapere il presidente – la Provincia intende convocare tutti i soggetti interessati, tra cui Soprintendenza e Comune, per valutare la progettazione».
La scadenza
Poi l’avvio, entro fine anno, della gara d’appalto. I fondi si dovranno infatti utilizzare entro il 2023. Il 2021 sarà quindi l’anno della progettazione, mentre i lavori inizieranno nel 2022. Risale all’Ottocento ed è vincolato l’edificio storico, ora a rischio degrado, che dovrà ospitare i circa 700 alunni dell’istituto di istruzione superiore Cossa, quasi 1800 studenti distribuiti tra la sede di viale Necchi e la succursale di viale Montegrappa dove trovano posto una ventina di classi dell’indirizzo alberghiero. «Si tratta di un intervento importante, viene infatti recuperato un bene culturale di pregio – spiega Poma - per destinarlo ad una funzione pubblica ed educativa». —
Stefania Prato