Dai libri a Tokyo, l’incredibile estate di Norah: «Dopo la maturità nuoterò alle Olimpiadi»
Meno 41 al giorno X, quello in cui la diciottenne Norah Elisabeth Milanesi, fresca di diploma al liceo scientifico Taramelli, scenderà in vasca al Tokyo Aquatics Centre nella batteria dei 50 stile libero femminile (live sui canali Rai venerdì 30 luglio a mezzogiorno, 19 ora locale).
Da Pavia ai Giochi Olimpici in Giappone. Norah gareggerà per il Camerun, Paese natale di mamma Rachel, ma porterà nel cuore Pavia.
E’ del resto con il Campus team che negli ultimi anni ha fatto il grande balzo. «Norah è cresciuta come atleta e come persona - dice il suo allenatore Mauro Comelli che, con il vice Michele Gallotti, la accompagnerà a Tokyo -. E’ determinata, capace di concentrarsi al 100% in quello che fa. E deve ancora esprimere le sue reali capacità».
Un 2021 con doppia sfida
La prima prova del 2021 per Norah Milanesi è stata sui banchi di scuola. Alle 8 del 16 giugno ha varcato il portone del liceo Taramelli, con l’ elaborato su Tesla e i segreti dell’universo nello zaino, per uscirne un’ora più tardi con un peso in meno sulle spalle e l’In bocca al lupo dei professori per la gara di Tokyo.
«Ansia? Mi sono abituata a controllarla - racconta un paio di giorni dopo a bordo vasca - Era molto più agitato il mio migliore amico Lorenzo che ha assistito all’esame».
Mercoledì prossimo si vaccinerà per ottenere il green pass. Poi c’è da pensare all’Università («mi iscriverò a Ingegneria informatica a Eindhoven, in Olanda»). E anche a un po’ di vacanza «perché non potremo visitare il Giappone, non si potrà uscire dal villaggio olimpico» dice.
Da qui al 30 luglio solo allenamenti a testa bassa: dalle 8 alle 10, dalle 13.30 alle 17 sempre in vasca al Campus Aquae.
Il nonno, primo tifoso
«A fare il tifo, da casa a Pavia, rimarranno mamma Rachel e papà Oliviero con mia sorella Zoe, che preferisce la danza, e mio fratello Yuri, che gioca a calcio e basket - dice Norah -. Per me invece l’acqua è sempre stata un elemento naturale».
Venerdì 30 luglio quando toccherà alla sua batteria, in Camerun saranno le 11 del mattino. E davanti allo schermo ci sarà, con i parenti, il nonno materno, primo fan dell’atleta che nel Paese africano - dopo le qualificazione del marzo 2020 in cui ha bruciato con i suoi tempi le connazionali - è considerata una star. Norah Milanesi è del resto la prima donna, dal 1962, a portare la medaglia d’oro al Camerun nei campionati africani.
In Ghana dove era volata a marzo di un anno fa, in piena esplosione del Covid, per disputare le gare che le avrebbero permesso di avere le carte in regole per sognare le Olimpiadi (ha doppia nazionalità), aveva conquistato 2 medaglie d’oro nei 50 e 100 farfalla e tre medaglie d’argento nei 50, 100 e 200 stile libero.
La maglia verde e gialla come la bandiera del Camerun è in valigia. Con una balena in campo azzurro del Campus team.