Casa di riposo De Rodolfi, tornano le visite in presenza
Da domenica incontri con i parenti, ma con certificati vaccinali o tamponi. Cambio nella gestione dei servizi, ora affidata a una cooperativa di Novara
VIGEVANO
Cambia la cooperativa che si occupa dei servizi socio-assistenziali all’Istituto De Rodolfi. E un’altra novità sarà, tra breve, la ripresa delle visite in presenza. La coop è “Nuova assistenza”, che prende il posto della “Quadrifoglio”. A fine dicembre era scaduto il contratto stipulato tra l'Azienda speciale multiservizi Vigevano (Asmv), la partecipata che si occupa, tra altre cose, anche della casa di riposo De Rodolfi, e la coop Quadrifoglio, che ha in appalto i servizi sociosanitari domiciliari e residenziali.
Dal 2013 la Quadrifoglio "fornisce" all'Rsa gli ausiliari socio assistenziali (Asa), poi era stata indetta una gara dalla centrale unica di committenza, ma il Covid ha stoppato qualsiasi cosa. Ora anche questo aspetto sembra poter tornare alla normalità e, da inizio aprile, il servizio è passato alla novarese Nuova Assistenza. Da quanto si apprende, non è stato però un passaggio indolore.
NUOVA ORGANIZZAZIONE
«C’è la pretesa che tutto rimanga sempre uguale – dice Andrea Deplano, direttore dell’Asmv, – ora ci sono altri turni, concordati ed accettati dopo varie riunioni. Non c’è nessuno scontro a muso duro, ma è chiaro che nei primi sei mesi, quando si passa a schemi diversi, con procedure un po’ più moderne e professionali, c’è un po’ di disagio nei confronti di un’organizzazione un po’ più nuova e comunque diversa. Come ogni cambiamento porta a un disagio iniziale, che poi svanisce quando il cambiamento diventa normalità. Ci sono state piccole lamentele sui turni, ma, ripeto, è tutto rientrato». Il cambiamento non ha coinvolto gli ospiti.
«Per gli ospiti del De Rodolfi – prosegue Deplano - non è cambiato nulla, stanno bene, anzi l’unica cosa che davvero mi interessa è che siano trattati bene. In questi mesi, per esempio, abbiamo approfittato del periodo Codiv per potenziare il servizio per le diete speciali, proponendo pappe liofilizzate ad alto contenuto calorico e proteiche, che si sono aggiunte a quello già che veniva fatto. Siamo soddisfatti dell’esperienza fatta fino ad ora».
LE VISITE
Tra poco riprenderanno anche le visite in presenza, senza più “stanza degli abbracci”. «Da domenica 4 luglio – conclude il direttore della Multiservizi – iniziamo le visite in giardino. Abbiamo scelto il porticato del centro diurno perché è il posto che garantisce maggiore facilità di accesso in maniera programmata. Sarà comunque richiesto il certificato di vaccinazione, stiamo facendo le chiamate a riguardo, e, nel caso non si fossero vaccinati, abbiamo programmato una seduta di tamponi rapidi su appuntamento, in modo tale da garantire l’ingresso solo a persone che non siano un pericolo per i nostri ospiti. Anche noi e tutti gli ospiti, nonostante siamo già tutti vaccinati con le due dosi, ci “tamponiamo” ogni 15 giorni. Ci teniamo a tenere la struttura il più possibile lontana dal virus. Aggiungo una notizia: tra 10 giorni finiranno i lavori di ristrutturazione del gruppo B, il nucleo vecchio della Rsa. Con l’impegno del Comune, è stato rimesso in buone condizioni».SELVAGGIA BOVANI