È morto l’avvocato Fabio Civardi. In lutto anche il calcio del Borgo
Dal 2019 presidente degli Aquilotti, il club che era la sua passione Famiglia nota in città, lascia due figli e la moglie dirigente comunale
PAVIA. È morto Fabio Civardi, 58 anni, avvocato, presidente della storica società calcistica Aquilotti. Stroncato da una grave malattia contro la quale aveva combattuto fino all’ultimo, con quella stessa determinazione che aveva segnato la sua intera esistenza. «Lascia un vuoto incolmabile», dicono gli amici, stringendosi alla moglie, Ivana Dello Iacono, dirigente del Comune di Pavia, e ai figli Davide e Andrea, distrutti dal dolore.
Legatissimo alla famiglia, era uomo di spirito, di fine intelligenza, arguto, generoso, riservato. Chi lo aveva conosciuto lo ricorda così. Ricorda il suo amore per la professione e per il calcio al quale dedicava il suo tempo libero. «Sono fortemente rattristato – dice Massimo Bernuzzi, presidente dell’ordine degli avvocati -. Era un professionista serio e competente. Sapevo che era malato, ma non sapevo che non l’avrei più rivisto. Era una persona per bene, uomo di cultura e capace di fine ironia. Lascia un grande vuoto nel foro». La passione per il mondo calcistico per Fabio Civardi era anche passione per i giovani e consapevolezza del ruolo, determinante, che lo sport ha nella loro formazione. Ed era con loro, al termine delle partite, che amava intrattenersi, consigliandoli, esortandoli, scambiando battute. «Nonostante la sua figura, di presidente e avvocato, che suscitava una certa soggezione, aveva un ottimo rapporto con i giocatori che sapevano di poter sempre contare su di lui. Amava stare con loro, scherzare e commentare partite e allenamenti. Era persona generosa, pronta ad aiutare chiunque glielo chiedesse. Ed era persona dal carattere forte e determinato, come ha dimostrato durante la lunga malattia», dice Fabio Orlandi, da otto anni segretario degli Aquilotti, che poi aggiunge: «Ho perso un carissimo amico». Fabio Civardi era diventato presidente della società, che vanta una storia ultra centenaria, nel 2019. Prima ne era stato vicepresidente. «La sua è sempre stata una presenza costante, un riferimento importante per tutti, giocatori e dirigenti – spiega Orlandi -. Era un presidente tifoso, non è mai mancato a una partita sia in casa che in trasferta, sempre sugli spalti a sostenere le sue squadre per le quali è stato presente fino all’ultimo. Insieme affrontavamo le tante difficoltà per tenere insieme la società. E’ una perdita immensa». Tifoso degli Aquilotti, ma anche della Juve, «altra sua grande passione», precisa il segretario della società che ha sede in Borgo ma che da un paio di anni si allena al Cassinetto. I funerali si svolgeranno domani mattina alle 10, nella chiesa del Carmine.Stefania Prato