Le abbondanti fioriture dell’ibisco cinese che resiste anche al gelo
Molto spesso rimaniamo affascinati dai grandi e colorati fiori tropicali come ad esempio quelli appartenenti al genere Hibiscus. Spesso però, soprattutto nelle nostre zone, non vi è la possibilità di coltivare molte di queste specie. In primis le temperature, la luce e soprattutto lo spazio in quanto non tutti hanno a disposizione serre o comunque grandi spazi dove ricoverare i grossi vasi necessari al buon sviluppo di queste piante. Vi è però una specie originaria dell’Asia che resiste al gelo (anche - 20°C), è molto rustica e regala comunque abbondanti fioriture nel periodo luglio-ottobre: Hibiscus syriacus L. o ibisco cinese.
Varietà di fiori
Questa specie arbustiva a foglie decidue può, in base alla cultivar, avere fiori bianchi, rosa, viola e lilla. L’ibisco cinese non necessita di particolari trattamenti. La concimazione va fatta nutrendo la pianta con un concime a lenta cessione, due volta all’anno. Il concime va dato a fine inverno, prima che la fioritura riprenda.
Se abbiamo deciso invece di coltivarlo in vaso, per garantirne il corretto sviluppo, dobbiamo ricordarci di procedere al rinvaso ogni due-tre anni, perché la pianta ha una crescita abbastanza veloce. Spesso sono coltivate ad alberello lasciando un fusto principale e potando ogni anno per regolarizzare la forma.
Essendo una pianta molto vigorosa e che sopporta bene potature di contenimento ma anche potature più importanti, viene molto utilizzata per siepi o grandi macchie colorate in giardini dotati di grandi spazi verdi. Senz’altro è una scelta di siepe diversa dalle solite specie sempreverdi, ma se curata e concimata a dovere, nel periodo estivo avremo un effetto scenico bellissimo soprattutto se alterniamo cultivar diverse all’impianto di tali siepi. Solitamente oltre ai numerosi fiori produce anche capsule piene di semi. Essendo però per lo più cultivar, i semi sono sterili o comunque non si avrà mai la certezza di quali caratteristiche avrà la pianta generata, pertanto il miglior modo di propagare H. syriacus è la talea.
Basterà prelevare delle porzioni semi-legnose nei periodi luglio-agosto (anche se spesso funziona comunque nei mesi invernali) e metterli a dimora sotterrando 2-3 nodi in terriccio drenato e ricco di torba e sabbia ed entro 50-60 giorni si avrà una nuova pianta clone con le caratteristiche della pianta madre. Non richiede particolare attenzione nelle irrigazioni se non nei periodi estivi di massima siccità ed alte temperature.
Macerato d’ortica
Infine per quanto riguarda le avversità, è una pianta rustica, che difficilmente viene attaccata da malattie o da parassiti. Tuttavia, le piante e i germogli giovani potrebbero essere soggetti a infestazioni di afidi che attaccano i rami giovani, i boccioli ed i fiori. Sebbene siano presenti in commercio molti prodotti specifici di sintesi, un buon alleato sarà il “naturale” macerato d’ortica che è molto efficace contro afidi e rispetta l’ambiente.