Vaccino, con AstraZeneca o Pfizer, reazioni diverse per uomini e donne
Il responsabile del laboratorio di virologia molecolare del S. Matteo assicura: «Pochissime le manifestazioni gravi»
PAVIA. A qualche ora dall’iniezione può salire la febbre, accompagnata da un forte mal di testa, ossa rotte, spossatezza. Come fosse un'influenza, solo che non si tratta di quello. Gli effetti del vaccino anti-Covid arrivano all'improvviso. In molti se li aspettano, tuttavia spiazzano lo stesso, perché "discriminano" la platea di vaccinati: alcuni stanno male, altri no. Il perchè lo spiega Fausto Baldanti, responsabile del Laboratorio di Virologia Molecolare del San Matteo.
Professore, di quali sostanze stiamo parlando?
«Una distinzione, prima di tutto. I vaccini sono di due tipi: il primo è quello a mRNA, mi riferisco a Pfizer e Moderna; il secondo, a vettore virale Adenovirus, è quello di AstraZeneca e Johnson&Johnson, Sputnik e il vaccino cinese. Nei primi sono contenute le molecole di RNA messaggero (mRNA) che presentano all’interno le indicazioni per costruire le proteine Spike del virus SARS-CoV-2. Una volta iniettato il vaccino, l'mRNA viene assorbito nel citoplasma delle cellule e avvia la sintesi delle proteine Spike».
E i secondi?
«I vaccini a vettore virale Adenovirus invece di avere il gene nella forma a RNA, ce l'hanno a DNA. Significa trasmettere alle cellule dell'ospite, attraverso un virus innocuo per l’uomo, i geni che contengono le informazioni necessarie alla cellula per produrre antigeni della proteina spike del SARS-CoV-2».
Quali reazioni provocano?
«In generale i vaccini sono disegnati per stimolare il sistema immunitario: mi creo un’infezione che non c’è e così posso stimolare le reazioni legate alla risposta all'infezione, ad esempio la febbre. Ma, quando parliamo di nuovi vaccini anti-Covid, essendo potenti, questi eventi di stimolazione sono più forti».
Tuttavia la regola generale, applicata a più persone, produce effetti non omogenei. C'è chi dopo l'assunzione del vaccino sta male e altri no. Perché?
«La vera risposta è da trovare nella quantità di anticorpi che i vaccini producono. I sintomi che si registrano dopo l’iniezione avvengono su base individuale, sono reazioni che si possono o non possono avere come risposta alle infezioni».
Ma in pratica cosa succede al nostro organismo?
«Accade che si metta in opera una difesa. Nel momento in cui, attraverso il vaccino, il nostro sistema immunitario è stimolato, produce antigene e anticorpi rilasciando citochine, che inducono la febbre. Ad alcuni succede, ad altri no».
E il male al braccio?
«È dovuto all’iniezione, al fatto che si immetta qualche ml di liquido. Può esserci anche un mal di testa, pura sindrome parainfluenzale».
Perché non accade a tutti?
«La medicina è fatta di molte manifestazioni individuali differenti. Questo vale, ad esempio, anche per le patologie respiratorie. E pure il Covid fa differenze: solo in una minoranza si presenta in modo serio: soprattutto negli anziani, meno nei bambini».
Ci sono categorie di persone che possono avere più problemi con alcuni vaccini rispetto ad altri?
«Da quanto è emerso, reazioni avverse critiche possono verificarsi a carico di donne e giovani per Astrazeneca, mentre la seconda dose di Pfizer è più problematica per gli uomini».
E se dopo il vaccino non abbiamo sintomi?
«Non significa certo che non funzioni».
La maggior parte dei vaccinati che reazioni presenta?
«Secondo i dati riferiti dall'Aifa non ha reazioni avverse significative».
Questo vale anche per le persone fragili?
«Il problema può presentarsi per chi riceve farmaci immunisoppressivi: riducono il sistema immunitario e il vaccino potrebbe avere una minore efficacia. Ma uno studio che abbiamo in corso dimostra che comunque in questi pazienti la risposta è buona perché i vaccini provocano la stimolazione anticorpale e cellulomediata».
E gli allergici?
«Ci sono allergie che non vanno d'accordo con i vaccini: shock anafilattico o manifestazioni ai vaccini precedenti. Chi ha avuto fenomeni come questi lo deve dire al momento della somministrazione».
Nel caso l’iniezione provochi effetti blandi cosa bisogna fare?
«Febbre, mal di testa e malessere generale vanno trattati con terapie sintomatiche: tachipirina, ibuprofene, antipiretici. Di solito si risolvono in un giorno».