Tombe saccheggiate sparite tre sculture. Il colpo in pieno giorno

Statue in bronzo, forse i ladri pensano di ricavare metallo I parenti: «Non c’è solo il danno ma l’offesa ai nostri cari»

Zinasco. Sul marmo sono rimasti solo i buchi dei tasselli, coperti dai familiari con un mazzo di fiori per ridare dignità alla tomba. La Madonna di bronzo, una statua alta un metro che sovrastava le lapidi dove riposano marito e moglie, non c’è più. Qualcuno l’ha rubata insieme ad altre due sculture dello stesso metallo, prelevate da tombe vicine.

Un furto che amareggia i parenti dei defunti, compiuto al cimitero di Sairano, frazione di Zinasco, a quanto pare in pieno giorno, come suggeriscono le testimonianze di alcuni residenti che alcuni giorni fa hanno notato un’auto parcheggiata davanti al camposanto mentre un paio di addetti caricavano alcune statue.

I residenti hanno pensato a operai del cimitero. E invece si trattava di ladri senza scrupoli, che hanno rotto il sonno dei defunti per rubare statue da cui ricavare, questa è l’ipotesi, metallo da rivendere.

Le telecamere

«Non è per il danno, è proprio il gesto in sé che amareggia – dice Bruno Raina, di Zinasco –. Non si può arrivare a tanto». La moglie, Alessandra Rigoli, ha presentato una denuncia ai carabinieri di Gropello. La statua della Madonna in bronzo vigilava sulle lapidi del papà, Carlo Rigoli, e della mamma, Ida Alfieri. «Ora sono rimasti solo i segni dei tasselli, perché hanno divelto la statua – spiega il marito della donna –. Era stata mia suocera che l’aveva voluta installare, quando era rimasta vedova». Il cimitero, la cui manutenzione è affidata a una società esterna, di Borgo San Siro, apre al mattino alle 8 e chiude alle 19. L’ingresso è regolato da un cancello automatico, che però di notte resta chiuso. Ma a indicare che il furto possa essere stato commesso di giorno sono anche le testimonianze dei residenti, che hanno visto una macchina aggirarsi vicino al camposanto una mattina di alcuni giorni fa, poco dopo l’apertura. All’esterno del cimitero c’è un impianto di videosorveglianza, che potrebbe avere ripreso la scena.