Coming Aut, Uildm e Universigay in piazza per l’approvazione del decreto legge Zan: “Non è una limitazione della libertà”
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Martedì alle 18 in piazza della Vittoria è prevista la mobilitazione promossa da Coming-Aut LGBTI+ Community Center, UILDM Pavia (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e Universigay per chiedere l’approvazione della Legge Zan contro l’omotransfobia. L’evento sarà anche l’occasione per manifestare il proprio dissenso contro la mozione presentata dalla consigliera di Fratelli d’Italia Paola Chiesa calendarizzata per il consiglio comunale di giovedì 15 luglio per opporsi alla legge Zan.
Una questione che coinvolge, dicono le associazioni, anche il presidente del Consiglio, Nicola Niutta: «Coming-Aut ha chiesto al presidente, anch’egli di Fratelli d’Italia, che la comunità Lgbti+ del territorio potesse prendere parola in sede di discussione della mozione, per ristabilire dei dati di verità di fronte a una mozione intrisa di falsità e di odio. Niutta ha fatto sapere tramite la stampa che intende negare il diritto di parola alla comunità Lgbti+ e che la mozione verrà discussa nel Consiglio online del 15 luglio. Quando associazioni di cittadini e di cittadine, direttamente coinvolte dal tema in discussione, hanno chiesto di intervenire, il Consiglio comunale ha garantito loro il diritto di parola».
La polemica locale si sovrappone alla mobilitazione nazionale per l’approvazione del testo di legge in discussione in Parlamento e che divide anche le diverse anime del centrosinistra.
«Saremo in piazza – proseguono le associazioni – per esercitare il diritto di parola che ci è stato negato e respingere la mozione di Paola Chiesa. Vogliamo rivendicare l’urgenza di una normativa che tuteli le nostre vite e che costruisca percorsi di conoscenza e di cultura sull’inclusione e sulla diversità, sui temi della disabilità, dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere: il ddl Zan a livello nazionale ed il progetto di legge contro l’omo-lesbo-bi-transfobia a livello regionale».
Alessio Molteni