Caos, automobilisti in coda e infuriati a Voghera: «Quasi mezz’ora per arrivare in città»
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Strada Grippina-via Piacenza, incrocio senza regole. C’è chi per evitare lunghe attese passa da Rivanazzano
VOGHERA E' il caos totale del traffico. E arrivano centinaia di protesta da parte degli automobilisti e dei residenti. Insomma la chiusura del ponte Rosso sta creando grossi problemi alla viabilità. E' bastato un sopralluogo di poco più di un'ora per vivere da vicino e capire cosa sta accadendo a causa proprio della chiusura del ponte sul torrente Staffora. Per oltre un'ora siamo stati allo svincolo di strada Grippina con l'immissione in via Piacenza. Qui nonostante siano stati posizionati ben due cartelli con obbligo di direzione di svolta a destra, in media un automobilista su 20 segue le indicazioni prescritte dal comune mentre tutte e altre auto incuranti della cartellonistica stradale, voltano a sinistra. Ma se ne vedono davvero di tutti i colori anche per la rabbia di essere rimasti in coda (molti sono costretti a farlo ogni mattina). C 'è chi si accosta in seconda fila per cercare di anticipare l'automobilista che è già pronto ad immettersi in via Piacenza e c'è invece chi addirittura per evitare di perdere tempo in colonna entra direttamente nel parcheggio sterrato a ridosso dello Zenit per saltare la coda e immettersi su via Piacenza poco oltre l'incrocio. Nel frattempo, in considerazione che il ponte Rosso non è transitabile, hanno chiuso per ferie il bar e la tabaccheria di via Negrotto Cambiaso.
Le code in strada grippina
«Strada Grippina era già impraticabile prima della chiusura del ponte in quanto molto stretta - sottolinea Gianluca, residente a Retorbido -. Oggi è diventata una cosa improponibile e per questo motivo appena posso, per andare a Voghera, preferisco passare da Rivanazzano». Daniela, che abita a Godiasco, è su tutte le furie: «Per sbaglio oggi scordandomi della chiusura del ponte ho dovuto percorrere strada Grippina rischiando per ben due volte di essere colpita da auto che stavano troppo al centro della carreggiata. Come se non bastasse tutti i giorni ci sono incolonnamenti infiniti per entrare in città. La situazione è davvero disastrosa». Le fa eco Francesca, che abita vicino a strada Ferretta: «Da quando hanno chiuso il ponte è diventato un dramma raggiungere il centro città. Prima in cinque minuti ero in piazza Duomo, ora impiego anche più di 20 minuti. Mi sembra che le scelte adottate dall'amministrazione non siano state delle migliori». E poi ci sono le code causate dal semaforo di via Amendola con attese di oltre un quarto d'ora per entrare in città: la gente è esasperata. Le code in via Amendola Stesse reazioni in via Amendola Allarga le braccia Marco, che abita in corso XXVII marzo ma ha la propria fidanzata in via Paganini: «Prima impiegavo cinque minuti per raggiungerla, ora impiego anche più di mezz'ora. E percorrere tutti i giorni strada Grippina è un pericolo perchè è molto stretta». Anche Matteo che ogni mattina prende il treno poco prima delle 10 per recarsi a Pavia è furibondo: «Devo svegliarmi mezz'ora prima per evitare di arrivare di stazione in ritardo perchè ci sono incolonnamenti lunghissimi qui, in via Amendola».
Il Comune «Problemi nell'immissione da strada Grippina in via Piacenza non ce ne sono. Semplicemente certi automobilisti non usano il cervello e non seguono la cartellonistica». L'assessore ai lavori pubblici Giancarlo Gabba più volte al giorno percorre queste strade per verificare di persona com'è la situazione. «Solo nelle ore di punta si formano delle code in via Amendola per entrare in città. Ma anche in questo caso si possono evitare gli incolonnamenti utilizzando la tangenziale di Voghera». Poi va all'attacco: «Qui ci troviamo di fronte a degli automobilisti indisciplinati e senza cervello oltre che ad alcuni cittadini che soltanto sabato scorso hanno sfasciato nuovamente i giochi del parco Moschini. Insomma una situazione intollerabile e sempre più pesante».