Centri estivi, Pavia è in ritardo e perde fondi per 180mila euro
Finanziati 146 Comuni più rapidi a presentare domanda sulla piattaforma web. Il piano del Mezzabarba è giunto 21 ore dopo. Amarezza anche in Oltrepo
Pavia vede sfumare 180mila euro nell’ambito di un bando regionale riservato ai centri estivi (peraltro già in corso) che ha suscitato proteste trasversali, dal centrodestra, che in Regione governa, al centrosinistra. Vero che gli oltre 600 Comuni hanno avuto 14 minuti per chiedere i soldi del bando “Estate insieme”, vero anche che il Comune di Pavia, con il bando aperto alle 12.05 del 21 giugno ha inviato il proprio progetto alle 9.25 del 22 giugno, circa 21 ore dopo lo “start”.
i 146 più veloci
I soldi sono andati ai 146 Comuni più veloci, con lo sprinter Paitone (Brescia, 2.125 abitanti) che ha protocollato il progetto alle 12.05’.43” e il più lento, Cernusco sul Naviglio, che ha tagliato il traguardo alle 12.19’.28”.
Per amore di verità va detto che anche Milano è stata “bruciata” in questa specialità quasi olimpionica e, forse, proprio per questo il Partito democratico ha presentato, in Consiglio regionale, una mozione di protesta che, a scrutinio segreto, ha raccolto i voti anche di una decina di consiglieri del centrodestra. Tanto è vero che il Pd pavese ha a sua volta depositato una instant question nella quale chiede a sindaco Fracassi e giunta se intendano accodarsi al Pd regionale nelle rimostranze contro la Regione.
la delusione degli altri
Ma l’amaro in bocca non è rimasto solo al Comune di Pavia. Da Voghera a Casei Gerola, passando per Casteggio, Torrazza Coste, Santa Giuletta o Lungavilla, è lungo l'elenco dei Comuni oltrepadani che alla notizia del mancato finanziamento dei bandi estivi da parte di Regione non nascondono la delusione.
«Siamo molto deluse, il nostro progetto ha come caratteristica peculiare l'inclusione» spiega Ilaria Amici dell'associazione vogherese Controvento. Di fronte a una graduatoria che sembra aver premiato i più veloci a presentare la richiesta, chi ha sviluppato pianificazioni articolate con cura non può che storcere il naso. «Il bando richiedeva proprio progetti alternativi ai classici centri estivi e il nostro prevedeva esperienze nella natura organizzate per bambini anche, ma non solo, con disabilità, in particolare con disturbo dello spettro autistico, e accompagnati da educatrici specializzate proprio per favorite il processo di inclusione» prosegue la responsabile.
un progetto ambizioso
«Avevamo un progetto molto valido e ambizioso, con una rete di associazioni. – aggiunge in proposito l'assessora vogherese Simona Virgilio – Siamo stati ammessi, ma non finanziati per esaurimento dei fondi: siamo rimasti fuori per 60 secondi. Mi auguro ci siano residui che portino a un ulteriore finanziamento». «A Casteggio avevamo un progetto comunale e avevamo pensato di partecipare al bando, ricaricando anche alla seconda apertura. – spiega l'assessora casteggiano al Welfare, Anna Raffinetti – Ci dispiace che ci si sia basati solo sulla velocità di inoltrare la richiesta e non le caratteristiche del progetto». Un po' di delusione anche a Casei Gerola. «Abbiamo partecipato al bando con una progettualità seria e coerente coi requisiti e avevamo correttamente caricato sia la prima volta, che la seconda. Siamo stati ammessi e non finanziati per mancanza fondi. Può succedere in ogni bando, per cui non abbiamo nulla da ridire». ha collaborato Alessio Alfretti