Voghera, il video della lite costata la vita al 39enne marocchino. Confermati i domiciliari per l’assessore Adriatici
Nelle immagini del video si vede il 39enne Youns El Boussettaoui (ecco chi era) colpire al volto l’assessore Massimo Adriatici (qui il ritratto) con un pugno o uno schiaffo, poi entrambi spariscono dietro l'angolo del palazzo: non si vede il colpo costato la vita al giovane marocchino.
Le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza di un palazzo vicino mostrano infatti solo una parte della scena in cui i due vengono alle mani durante una lite in piazza Meardi. Si vede El Boussettaoui avvicinarsi ad Adriatici mentre sembra essere già in corso una discussione: Adriatici ha in mano il telefonino, sembra sfoderare la pistola e mostrarla, il 39enne lo colpisce al volto.
Adriatici e El Boussetaoui scompaiono poi dietro un angolo ed è a quel momento - presumibilmente - che parte il colpo. Infine ricompare Adriatici con altre persone tra cui un uomo che cammina all’indietro.
Il video è stato acquisito dalla Procura di Pavia che ha chiesto di confermare la misura degli arresti domiciliari per l’avvocato ed esponente della giunta di centrodestra della cittadina lombarda motivandola con possibili reiterazione del reato e inquinamento probatorio in relazione al reato di eccesso colposo di legittima difesa. Non c’è invece il pericolo di fuga, l’altro elemento sulla base del quale può essere disposto un provvedimento restrittivo della libertà. Adriatici attende a casa l’interrogatorio di garanzia domani alle 10 davanti al gip Maria Cristina Lapi quando, salvo sorprese, dovrebbe confermare la versione riferita subito dopo i fatti. A quel punto il giudice si dovrà esprimere sulla correttezza o meno dei domiciliari. «Non volevo sparare, il colpo mi è partito cadendo», aveva detto al pm Roberto Valli e ai carabinieri che all’inizio l’avevano arrestato per omicidio volontario. Se davvero sia andata così potrebbe chiarirlo una perizia balistica che il magistrato disporrà al più presto