Salvini: «Legittima difesa» Ma Letta: «Stop alle armi»
L’uccisione dell’immigrato a Voghera infiamma lo scontro politico nazionale La Lega difende il suo assessore. Il leader Dem: «Fiducia negli inquirenti»
pavia
Il leader della Lega Matteo Salvini difende l’assessore di Voghera Massimo Adriatici che ha sparato a un immigrato uccidendolo e parla di legittima difesa. Ma il segretario Pd Enrico Letta contrattacca chiedendo il bando delle armi. E così il caso Voghera infiamma lo scontro politico nazionale. «A Voghera non c’è stato un episodio da far west, ma piuttosto uno di legittima difesa»: il leader della Lega Matteo Salvini si schiera a fianco del “suo” assessore Massimo Adriatici che ha sparato a un immigrato 39enne uccidendolo.
«Oggi a Voghera un uomo è morto, per colpa di una pistola – ribatte il segretario dem Enrico Letta –. È un giorno triste. Saranno inquirenti e autorità giudiziarie a decidere. Nessuno si sostituisca a loro. Ma una cosa dobbiamo e possiamo farla: stop alle armi private. In giro con le armi solo poliziotti e carabinieri».
Il segretario del Pd Enrico Letta lo scrive sui social dopo la sparatoria i cui l’assessore leghista Massimo Adriatici ha ucciso un immigrato.
Ma Salvini rilancia: «La vittima doveva essere espulsa dall’Italia: se si fosse rispettata la legge facendolo, oggi non staremmo parlando della sua morte». Salvini difende Adriatici prima con un video postato sui social, poi parlando a un gazebo di Roma per la raccolta di firme sul referendum per la riforma della giustizia.
prima le indagini
«Io aspetto che siano polizia e carabinieri a dirci cosa pensare – commenta Salvini – . Quello che sta emergendo in queste ore è che il soggetto, che purtroppo è morto, era pluripregiudicato, conosciuto dai cittadini e dalle forze dell'ordine. Su di lui pendevano due richieste di espulsione inevase, si è reso protagonista di aggressioni, violenze e atti osceni in luogo pubblico. E molto probabilmente, ma lasciamo che siano forze dell'ordine e giudici a deciderlo, quello che è accaduto è stato un drammatico episodio di legittima difesa».
Quanto all'opportunità di circolare con la pistola, come nel caso dell'assessore alla sicurezza di Voghera Massimo Adriatici, Salvini risponde: «Normale? Sì, se uno ha il porto d'armi legittimamente detenuto sì. Pistola carica? Facciamolo appurare alle forze dell'ordine. Il signore in questione è docente di diritto penale, funzionario di polizia, istruttore delle forze di polizia ed è assessore alla sicurezza. Lasciamo che siano i magistrati, la polizia e i carabinieri a ricostruire cosa è successo. Quello che sta emergendo in queste ore è che il soggetto purtroppo morto aveva creato notevoli problemi di ordine pubblico, per mesi in città. Se fosse stato espulso come da due richieste non staremmo parlando di questo. Quindi chiedete al ministero dell'interno perché non è stato espulso».
botta e risposta con la sinistra
La difesa dell’assessore Adriatici e la giustificazione al circolare armati che arrivano da Salvini fanno sobbalzare il centrosinistra che, compatto, lo accusa di fomentare chi vorrebbe una giustizia fai-da-te.
Ma il leader della Lega Matteo Salvini non arretra di un passo e, anzi, rilancia sulla difesa sempre legittima. «Non ci sono cittadini che, con il legittimo possesso delle armi, vanno in giro a sparare, a fronte di una aggressione come estrema ratio – taglia corto –. Ovviamente la difesa è sempre legittima di fronte ad atti di violenza o minacce. —