Allarme medici di base in Lomellina, l'associazione dei dottori chiede di dare più spazio ai giovani
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Il presidente Rubino: «A Vigevano c’è chi non può andare in ferie. Servono programmazione e più borse di studio»
VIGEVANO. Più borse di studio e soprattutto più programmate. È la proposta di Giorgio Rubino, presidente dell’Associazione medici di famiglia di Vigevano e Lomellina, per ovviare al problema della mancanza di medici di base che sta mettendo in difficoltà gli utenti in molti Comuni.
Tirocini e pensionamenti
«Dopo la facoltà di medicina generale - spiega Rubino - gli studenti possono proseguire con il triennio di specializzazione, cui si accede appunto tramite una borsa di studio e che, oltre alla parte teorica, prevede anche un vero è proprio tirocinio, il che vuol dire che hai nuovi medici subito a portata di mano. Il problema è che oggi manca un controllo sul numero dei pensionamenti e quindi sulla necessità di nuovi medici, e il risultato è che le borse di studio sono poche e non consentono un’uscita sufficiente di nuovi medici di base».
A Gropello 2.040 cittadini sono rimasti senza medico di famiglia e alcuni sono stati presi in carico dagli altri medici presenti, che hanno aumentato il massimale. Ma restano circa mille cittadini senza medico di famiglia.
Gambolò, tra pensionamenti e trasferimenti, perderà presto tre dei suoi sei medici di base. Lo stesso era successo a Gravellona e probabilmente anche altri Comuni si troveranno in futuro nella stessa situazione.
Le cose vanno un po’ meglio a Vigevano. «Qui ci sono stati due pensionamenti e forse ne seguirà un terzo, ma in linea di massima possiamo dire di essere coperti. Il problema però è che non riusciamo ad andare in ferie: in primo luogo perché ogni giorno c’è qualcosa di nuovo nei vari portali, e se non ti aggiorni poi non riesci più a lavorare. Poi, se non sei in un gruppo, c’è l’ostacolo dei pazienti Covid positivi. Ognuno di noi ha un login e password legato a questo e, finché siamo un gruppo o una rete, basta cambiare la password, ma un medico “esterno” dovrebbe venire una volta al giorno nel mio studio per controllare i Covid positivi». Il presidente dei medici di base indica una possibile soluzione.
«Servono più borse di studio - conclude Rubino, - programmate in base ai futuri pensionamenti». Secondo le stime della Federazione italiana dei medici di medicina generale, nei prossimi cinque anni, su base nazionale, andranno in pensione 14.908 medici di famiglia, di cui 4.167 in Lombardia.
Il confronto
Sul problema si è già innescata una discussione e un confronto in Regione, dove maggioranza e opposizione si sono attivate con alcune proposte. Tra queste la mozione a firma Lega che, come riporta il sito della Regione, « chiede ai ministeri della Salute e dell’Università e della Ricerca di incrementare immediatamente i finanziamenti per le borse di studio in medicina generale, riportandole almeno alla quota prevista per il triennio 2019/2022, e di anticipare la fine del corso di formazione del triennio 2018/2021, al fine di permettere a 379 tirocinanti di diventare effettivi già nei prossimi mesi». —