L’albero del Drago, dalle Canarie un’ottima pianta da appartamento
Ha una crescita molto lenta e non sopporta il freddo sotto i 5 gradi centigradi Nelle storiche serre dell’Orto Botanico si può ammirare un bell’esemplare
In estate siamo spesso orientati a passare le vacanze in posti esotici, soprattutto isole lontane e caratterizzate da flora e fauno molto diverse da quelle delle nostre latitudini. Un esempio di pianta molto curioso è l’albero del Drago o Sangue di drago (Dracaena draco L.). Si tratta di una pianta subtropicale originaria dell’arcipelago delle Canarie dove sono di fatti presenti, allo stato endemico, oltre 2500 esemplari. Questa pianta è il simbolo ufficiale di Tenerife ma tuttavia si è diffusa in moltissime altre zone con clima subtropicale. In Italia questa curiosa specie può essere coltivata all’esterno solamente nelle regioni con clima invernale molto mite. Tuttavia l’opzione più semplice è la coltivazione in contenitore come per le “classiche” piante d’appartamento in quanto necessita davvero di poca manutenzione ma soprattutto presenta un lentissimo accrescimento. Pensiamo ad esempio che può impiegare anche più di 10 anni per accrescere di 1 metro. L’albero del drago, nel luogo di origine, cresce sino a 15 metri di altezza ed in natura molti esemplari superano spesso i 20 metri. Un esemplare adulto presenterà un unico tronco cilindrico ricoperto da una spessa corteccia di colore grigiastra e solcata da numerose cicatrici orizzontali. La parte ramificata dell’albero ha invece l’aspetto di ombrello che mostrerà moltissimi “ciuffi” verdi di foglie. Le piante giovani invece prima della fioritura hanno un unico tronco principale privo di ramificazioni. Le foglie di quasi 60 cm ed a forma lanceolata, hanno margini interi ed un apice molto appuntito che le porta ad avere un aspetto simile ad un'altra pianta che è la Yucca.
A maturità l’albero produrrà fiori di colore bianco-verdognolo riuniti in racemi sempre alle estremità dei rami. Se impollinati, i fiori daranno vita a frutti riuniti grappoli di bacche tondeggianti e carnose di colore arancione acceso (circa 1-1.5 cm).
Come nel caso di altre succulente necessita di una esposizione a pieno sole. Predilige luoghi caldi con temperatura intorno ai 25-28° C. Se coltivata al di sotto dei 5° C, la pianta soffre fino a morire pertanto è consigliabile ripararla dentro casa durante i mesi freddi se allevata in vaso. Il substrato dovrà essere ricco di sostanze organiche e ben drenato come nelle isole d’origine: Potremo comporre un mix fatto da 4 parti di lapillo, 3 parti di terriccio torboso, 2 parti di sabbia grossolana o ghiaia fine. L’albero del drago non necessita di molta acqua. Le irrigazioni andranno fatte una volta al mese circa dalla primavera all’autunno, più ravvicinate ed abbondanti durante il periodo estivo. In inverno, le annaffiature vanno ridotte al minimo indispensabile in modo da mantenere il terreno pochissimo umido.
Nell’atrio delle storiche serre Scopoliane (Orto Botanico dell’Università di Pavia - SMA sistema museale di Ateneo) è presente un individuo in ottime condizioni seppur di piccola dimensione. —