Amianto da rimuovere, il Comune di Pavia escluso dai fondi della Regione
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Risorse già esaurite, Pavia fuori dalla lista degli enti finanziati. Dopo il denaro per i centri estivi sfumano altri 250mila euro
PAVIA. Primo degli esclusi e altri 250 mila euro che sfumano. Dopo il caso del bando che finanziava i centri estivi il Comune di Pavia resta fuori anche dall’elenco degli enti che beneficeranno di una quota dei 18 milioni 554 mila euro stanziati dalla Regione per la rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici.
L’avviso pubblico del Pirellone riguardava gli anni 2021 e 2022: per il primo il Mezzabarba non aveva presentato domanda di finanziamento, per l’anno prossimo sì, e appunto per un importo di 250 mila euro. La domanda è stata ritenuta ammissibile, ma non finanziabile per esaurimento dei fondi (stessa sorte per altri 58 Comuni rimasti esclusi): a differenza del bando sui centri estivi, per il quale gli uffici comunali avevano presentato la richiesta il giorno dopo l’apertura dei termini (ma tutti i fondi erano stati assegnati nel giro di mezzora), stavolta l’esclusione brucia ancora di più perché Pavia figura in graduatoria in 52ª posizione, e cioè appena una in meno dell’ultimo ente finanziabile. Ammesse e finanziate, tra gli altri capoluoghi lombardi, le richieste di Milano, Bergamo, Cremona (addirittura con tre domande per 585 mila euro andate a buon fine, ma ne aveva presentate altre otto, non finanziate), quindi la Provincia di Varese. Fuori invece Mantova e il Comune di Varese.
In provincia di Pavia ci sono altri tredici Comuni esclusi, sempre per mancanza di fondi: per il 2021 Cilavegna (174.398 euro richiesti), Broni (35 mila euro), Bagnaria (76.492 euro), Voghera (21.080 euro), Filighera (31.171 euro), Casteggio (58.247 euro), Sommo (57.616 euro), Canneto (10.651 euro), Giussago (32.503 euro). Per il 2022 fuori oltre a Pavia anche Candia Lomellina (248.876 euro richiesti), Torre d’Isola (100.264), di nuovo Voghera (21.350 euro), Torricella Verzate (30.707 euro), Corteolona e Genzone (13.524 euro).
Tornando a Pavia, nel caso dei bandi per i centri estivi la somma chiesta e non finanziata era stata di 180 mila euro. Per la rimozione e la sostituzione dell’amianto ancora di più, per un totale di 430 mila euro sfumati.
Se Pavia e altri tredici Comuni della provincia non ce l’hanno fatta ad aggiudicarsi il finanziamento regionale per la rimozione dell’amianto e la sua sostituzione, è andata bene invece ad altri sette enti locali che sono riusciti a entrare nella lista di chi ha avuto accesso alle risorse. Si tratta in particolare- per quanto riguarda l’annata 2021 - di Belgioioso (92.396 euro chiesti e finanziati), Robbio (130.300 euro), Dorno (61.100 euro) e soprattutto Verrua Po (220.379 per due richieste, entrambe accolte, una terza per 27.213 euro invece non è andata a buon fine per esaurimento di fondi). E poi di Gambolò (99.977 euro chiesti e ottenuti), Cassolnovo (189.534 euro) e Sannazzaro (41.000 euro) per il 2022. Alcuni piccoli Comuni, insomma, sono riusciti dove più grandi hanno fallito.