Torna dal Centro America Lorenzo “Pedro” Pedrazzi l’organaro giramondo
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Da più di 20 anni impianta e ristruttura strumenti musicali Dalla Repubblica Domenicana al Messico, e ora in Sicilia
Da oltre 20 anni, il bronese Lorenzo Pedrazzi, per tutti semplicemente Pedro, ripara e costruisce organi destinati alle chiese del Centro e Sud America. Recentemente è stato a Moca, città di circa 70mila abitanti nel cuore della Repubblica Dominicana, dove ha sistemato uno strumento nel santuario Sacrado Corazon de Jesus, gestito dai Padri Salesiani, e costruito negli anni '50 da imprese italiane. «
L’organo è stato realizzato da una ditta italiana, la Tamburini, nel 1954 – spiega Pedrazzi – noi siamo stati lì la prima volta nel 2001 e poi siamo tornati più volte per degli interventi di manutenzione. Adesso abbiamo effettuato un’importante pulitura. L’organo è imponente, conta oltre 3.500 canne. Si tratta di un lavoro particolare, perché fa molto caldo, ci sono diversi insetti che attacco il legno, mangiandolo con grande voracità. L’intervento è stato piuttosto complesso, impegnandomi per quasi un mese». Pedrazzi è oramai di casa nei paesi caraibici: «Avevamo realizzato nel 2012 l’organo della Iglesia Catedral a Santiago de los Caballeros, sempre in Repubblica Dominicana – continua - si tratta della città, la seconda dello stato con circa un milione di abitanti, fondata da una trentina di cavalieri inviati in avanscoperta da Cristoforo Colombo quando arrivò sull’isola. Prima dell’emergenza sanitaria da Covid, io e la mia squadra avevamo fatto un lavoro nella cattedrale anglicana nella capitale Santo Domingo, restaurando un organo americano dell’inizio del XX secolo, precisamente del 1920. Sono diventato un habitué, conoscendo al meglio i costumi e le tradizioni dei Caraibi, ma soprattutto imparando lo spagnolo sul campo, lavorando a contatto con loro non da semplice turista».
Un modo di vivere meno stressante dell’Europa: «Sicuramente – sorride Pedrazzi – a volte esagerato. Noi siamo abituati a lavorare in un certo modo, ad esempio abbiamo chiesto un aspirapolvere ed è arrivato 3-4 giorni dopo. Quest’anno siamo andati a ranghi ridotti, solo io e un altro tecnico, facendoci assistere dalla manovalanza locale, perché i sacerdoti avevano avuto dei problemi con il Covid, dunque dovevano risparmiare. Sono luoghi bellissimi, principalmente vocati all’agricoltura, tanto che gli stessi Padri Salesiani hanno fondato diverse scuole di agraria».
Adesso Pedrazzi e il suo team andranno ad Albano Elicona, nel Messinese, dove un monsignor appassionato ha fatto costruire due organi a tre tastiere: «Anche lì andiamo da un ventennio. Si tratta di strumenti a trasmissione elettrica. Facciamo una manutenzione in vista di un grande concerto che sarà eseguito dall’organista di Papa Francesco». —
FRANCO SCABROSETTI