Il fidanzamento nel lager e una vita da raccontare: Ilona compie 100 anni
foto da Quotidiani locali
LANDRIANO. Una targa del Comune per celebrare il centesimo anno d’età. A portarla il sindaco di Landriano Luigi Servida, che, per l’occasione, era accompagnato dal parroco don Antonio e dal vice don Robert. Un bel compleanno quello organizzato per Ilona Csoban, che è stata festeggiata dai suoi familiari con tanta gioia e tanto affetto.
Ungherese di nascita
«Mia mamma è ancora in forma – spiega la figlia Diana Zanini –, fino a pochi mesi leggeva e faceva i suoi amati cruciverba. In questi ultimi mesi ha avuto qualche piccolo acciacco, ma è una donna forte. È sempre stata una ricamatrice molto abile, una vera artista».
La signora Ilona, che ha quattro figli sparsi per tutta l’Italia (oltre a Diana, Silvia e Luisa che abitano in Sicilia e Alberto, che vive a Piacenza), è nata un secolo fa a Budapest. «Pensi, mia mamma e mio papà, che purtroppo è morto giovane, a soli 69 anni – aggiunge la figlia – si sono conosciuti in un campo di prigionia tedesco durante la seconda guerra mondiale. Si sono fidanzati nel 1943, come anello di fidanzamento un pezzo di fil di ferro che mio padre, che era un aviatore della Regia Aeronautica, modellò attorno all’anulare di mia madre. Che proveniva da un’importante famiglia di imprenditori ungheresi. Dopo la guerra si sono sposati e mio papà, bolognese di nascita, prese la laurea in ingegneria e cominciò a girare il paese per occuparsi di grossi cantieri per conto dell’Enel. Il loro è stato senz’altro un grande amore: e ora questo bel traguardo, cent’anni, con una mente ancora lucida».