“Sei giorni enduro”, sulla pista aerea rombano i motori
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Le squadre stanno allestendo le moto all’aeroporto di Rivanazzano. Una comitiva dai numeri giganteschi. Annunciato l’arrivo dei primi piloti
RIVANAZZANO TERME
Fervono i preparativi all'aeroporto di Rivanazzano Terme, in questi giorni cuore pulsante e base logistica dell'enduro mondiale. Il clima è bollente, si avverte l'adrenalina tipica dell'evento planetario, che attira appassionati da ogni angolo del mondo. Gli organizzatori della Sei Giorni lavorano alacremente per definire gli ultimi dettagli in vista della competizione che scatterà lunedi 30 agosto e i meccanici delle varie squadre si dedicano ad ultimare gli accorgimenti tecnici sulle moto, in costante contatto con i piloti. Nella lunga striscia d'asfalto che ospita il paddock, si scorgono i motorhome delle rappresentative nazionali, a cominciare dalla selezione azzurra; di fronte all'Italia, trova posto il team Usa, campione in carica delle ultime Six Days, disputate a Portimao, in Portogallo.
La particolarità della Sei Giorni, definita l'Olimpiade dell'Enduro, è legata al fatto che la manifestazione è aperta sia alle squadre nazionali, sia ai club, e al via si incroceranno campioni di fama mondiale e semplici appassionati che potranno gustarsi l'emozione del fuoristrada. Dopo aver svoltato verso l'aeroporto di Rivanazzano Terme, si percepisce immediatamente la risonanza mondiale della Six Days, competizione che porta l'Oltrepo Pavese e la Val Curone al centro del palcoscenico mondiale dell'enduro.
I cartelli celebrativi della manifestazione e le transenne griffate con i marchi degli sponsor introducono nella centrale logistica della più celebre manifestazione motoristica di fuoristrada; tra gli addetti ai lavori e il personale autorizzato all'ingresso nel paddock, si colgono molte conversazioni in inglese, lingua internazionale per antonomasia. Il paddock, animato dal transito di alcune moto e dai furgoncini delle squadre, deve ancora riempirsi. Alcuni piloti stanno infatti raggiungendo Rivanazzano in queste ore, mentre altri sono già presenti e assaporano le sensazioni, un mix di tensione e adrenalina, tipiche delle vigilie importanti. Nell'area logistica dell'aeroporto, è stato poi ricavato il parco chiuso, una zona recintata in cui possono accedere soltanto i componenti della giuria di gara, gli addetti delle varie squadre e piloti; una volta collocata all'interno del parco chiuso, la moto non potrà essere sottoposta ad alcun tipo di intervento o modifica.
Gli organizzatori si consultano per definire le ultimissime questioni burocratiche, poi oggi verranno completate tutte le procedure di verifiche tecniche sui mezzi che saranno al via della Six Days. Rivanazzano Terme, con il suo aeroporto, ospiterà le partenze e gli arrivi nei giorni di gara, ad eccezione della giornata conclusiva nel circuito di Cassano Spinola. Ancora qualche giorno di attesa, poi la parola passerà al rombo dei motori delle due ruote, e il nostro territorio potrà vivere da protagonista un evento di respiro mondiale.
ALESSANDRO QUAGLINI