Accusati anche del sequestro di un broker, altri guai per la 28enne pavese e i complici
A novembre Viviana Amoretti era stata arrestata con la sua banda per il tentato rapimento di un imprenditore a Varazze
il caso
A novembre era finita in carcere (e poi ai domiciliari) con l’accusa di aver tentato, insieme a cinque complici, di sequestrare un imprenditore genovese in un hotel a Varazze. Ora la pavese Viviana Amoretti, 28 anni, deve affrontare altri guai: un nuovo arresto e altre contestazioni. Insieme al gruppo già finito sotto accusa a novembre la giovane avrebbe partecipato, a Genova, anche al tentativo di rapimento di un broker (il 10 novembre del 2020), socio dell’imprenditore genovese, il cui sequestro era stato tentato nove giorni dopo, il 19 novembre, giorno in cui il gruppo dei presunti rapitori venne arrestato. La ragazza, che è stata studentessa al liceo Foscolo di Pavia e poi si è iscritta all’Università a Genova, si trova ora ai domiciliari a Cava Manara. Durante l’interrogatorio la giovane, difesa dall’avvocato Marco Casali, ha negato di essere a conoscenza di un piano per rapire l’imprenditore genovese e il suo socio.
Dieci indagati
La vicenda vede indagate in tutto dieci persone. Sei erano state arrestate con il blitz della polizia il 19 novembre dello scorso anno all’labergo di Varazze. Oltre alla Amoretti anche Bruno Pavese, fidanzato della ragazza, Claudio Isosceli, il proprietario dell’albergo, Davide Termine, Davide Girlanda e Samantha Pluchino, fidanzata del proprietario dell’hotel). Altre quattro persone, tra cui un imprenditore ligure ritenuto il mandante dei tentativi di sequestro, sono finite nell’inchiesta solo nelle scorse settimane, al termine degli accertamenti della squadra mobile di Genova e Savona. Secondo gli investigatori il sequestro di persona doveva servire a recuperare un investimento fallito. A ideare l’azione criminale, secondo la ricostruzione dell’accusa, è stato un imprenditore del ponente Savonese che aveva affidato a un procacciatore di investimenti 100 mila euro. L’investimento era andato male e dopo aver provato a recuperare la somma inutilmente per vie legali, con l’aiuto del fratello si è rivolto a due albanesi per riavere la somma. Gli albanesi, insieme ad altri (tra cui anche l’Amoretti, secondo l’accusa) avrebbero organizzato il sequestro del broker, ma l’azione è fallita perché al momento dell’appostamento a Genova, il 10 novembre del 2020, la presenza di poliziotti in zona li aveva fatti desistere.
Il secondo tentativo
Fallito questo obiettivo la banda, sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, si era concentrata sull’ex socio del broker, un imprenditore del settore ristorazione e catering. Con la scusa di organizzare una cerimonia l’uomo viene attirato a Varazze all’hotel Le Vele. L’uomo si mette in viaggio da Genova verso Varazze, ma la polizia, che ha i telefoni dei componenti della banda sotto controllo, blocca la sua auto con una scusa sull’autostrada e manda all’appuntamento un agente in borghese, mentre altri sono già in albergo.
Quando il “finto imprenditore” bussa alla camera fissata per l’appuntamento scatta il blitz della polizia che arresta i sei. Viviana Amoretti viene arrestata sulla terrazza dell’albergo, da dove, per l’accusa, avrebbe dovuto controllare l’arrivo dell’imprenditore e avvisare gli altri del gruppo. L’imprenditore savonese aveva garantito agli esecutori materiali che, una volta estorta la somma, avrebbe lasciato i due terzi alla banda che per agire aveva avuto un anticipo di 2mila euro.