Arrivano in provincia i primi cinquanta profughi in fuga da Kabul e dai talebani
Arrivano i primi profughi afgani in fuga da Kabul e dai talebani nella nostra provincia. Al territorio pavese ne sono stati assegnati cinquanta e, tra loro, ci sono intere famiglie con bambini. Per il momento non sono state rivelate le zone dove saranno destinate perchè dalla prefettura, che sta gestendo l’operazione, non sono arrivate comunicazioni ufficiali. Probabilmente in provincia arriveranno persone che, nel corso degli anni, hanno collaborato con le forze italiane presenti in Afghanistan e sono state le prime ad essere state evacuate da Kabul appena caduta nelle mani dei talebani.
Trasportati dalla Cri
Il trasporto dei profughi è stato affidato alla Croce rossa i cui mezzi, probabilmente, andranno a prenderli nella base logistica dell’esercito di Edolo, in Valcamonica, dove sono ospiti circa 120 profughi «amici» delle forze italiane che sono state impiegate in Afghanistan: persone che in questi anni hanno lavorato con le istituzioni italiane e per questo ora, con il ritorno degli studenti coranici al potere, rischiano la vita.
I primi arrivi sono previsti per martedì e, probabilmente, i profughi afgani arriveranno scaglionati nella nostra provincia. Questo per permettere un’accoglienza migliore. Non è da escludere che i provincia di Pavia saranno utilizzati i Centri di accoglienza straordinaria (Cas) per i quali - 12 operatori in tutto - è stato appena assegnato un bando da 28 milioni di euro che scadrà il 31 luglio del 2023 e che prevede l’accoglienza di 700 persone.
Le associazioni
Nei giorni scorsi diversi privati si erano rivolti alla prefettura per offrire la loro disponibilità ad ospitare i profughi: le immagini e le notizie dall’Afghanistan durante il ritiro delle truppe internazionali, il ritorno dei talebani, le donne che dopo 20 anni di diritti, lavoro e studio tornano a nascondersi hanno suscitato in molti la voglia di fare qualcosa in prima persona.
Negli uffici di palazzo Malaspina erano arrivate decine di offerte di accoglienza, sia da parte di associazioni che da privati, che saranno tenute in considerazione.
I profughi che arriveranno nella nostra provincia hanno già superato la quarantena anti Covid prevista dalle disposizioni sanitarie e sono stati già sottoposti al primo tampone di controllo con esito negativo. Il secondo sarà eseguito nella nostra provincia.
Alla Croce rossa, probabilmente, saranno anche assegnati compiti di logistica.«Siamo stati avvisati l’altra mattina dalla prefettura – spiega Gian Luca Vicini – responsabili emergenze della Croce rossa – e sappiamo che dovremo occuparci del trasporto dei profughi. Un compito importante che eseguiremo con un pullman da 25 posti e con altri due furgoni: sono i mezzi che abbiamo a disposizione. Ma non sappiamo altro, aspettiamo nuove direttive dalla prefettura che sta organizzando l’arrivo dei profughi come succede nelle altre province lombarde e italiane».