Primo giorno di scuola con il Green pass: 20 prof senza vaccino portano il tampone
Esami di settembre al via, in tutti gli istituti della provincia controlli agli ingressi. I presidi: «Serve subito la nuova app»
PAVIA. C’è chi, come la preside del linguistico Cairoli di Pavia, ha iniziato da martedì a fare le prove simulate di controllo dei Green pass; c’è chi, come la dirigente del professionale Cossa, con un mare di docenti in organico, ne ha trovati almeno 5 non vaccinati. E, quando sarà a regime con le lezioni, dovrà piazzare un bidello per i controlli in entrata sino alle 23 perchè le lezioni nel suo istituto sono anche serali.
La prima giornata di scuola con Green pass obbligatorio in entrata, sia a Pavia che in provincia, ha prodotto da subito un risultato: almeno 20 docenti sono risultati non vaccinati, e sono potuti entrare nei rispettivi istituti solo grazie al tampone fatto il giorno prima. Se non si vaccineranno, dovranno ripetere il tampone un giorno sì e uno no sino a fine anno scolastico.
Tutti in coda o alla spicciolata
Con cellulari e tablet pronti, all’ingresso degli istituti anche prima delle 8 di mattina, bidelli e impiegati ieri hanno dato il via alle verifiche. Uno a uno i docenti, presidi compresi, gli amministrativi e il personale Ata sono passati alla lettura dei QR Code dei rispettivi Green pass. Quasi tutti sono entrati senza colpo ferire. Lo confermano gli stessi presidi. «È andato tutto bene, tranne che per un’insegnante: il sistema non l’ha accettato – spiega Luisa Rimini, preside del commerciale Bordoni –. L’abbiamo rimandata a casa ed è tornata portando il pass giusto. Abbiamo fatto in tutto una trentina di controlli».
«Il sistema ha funzionato – conferma Matteo Loria, preside degli istituti Caramuel-Roncalli-Castoldi di Vigevano –. Con l’App “Verifica C19” ci abbiamo messo poco più di mezz’ora a scansire i Green pass di 120 dipendenti nei tre plessi. Chi non l’aveva, quattro o cinque in tutto, ha mostrato il tampone rapido. Code? Direi di no. Al massimo una 15ina di persone in attesa per pochi minuti nell’androne».
Si è rivelata quasi una “passeggiata” anche per il Taramelli-Foscolo di Pavia, in cui non c’è un dipendente che non si sia vaccinato. La dirigente, Silvana Fossati, racconta: «Alcuni docenti sono arrivati prima per timore di problemi. Ne abbiamo visti una 80ina, tutti regolari. E non ho registrato contestazioni».
I non immunizzati
Un po’ di frenesia, invece, si è avuta al Cossa di Pavia, istituto super frequentato, con i suoi 1.800 studenti. La preside, Cristina Comini, ha dovuto organizzare tre postazioni con altrettanti collaboratori scolastici, per verificare lo status di vaccinato di circa 200 dipendenti. «In sei casi si trattava di persone non immunizzate – racconta –. Ma tutte hanno esibito l’esito negativo del tampone. Alcune si vaccineranno, altre no. E in quest’ultimo caso dovranno continuare a fare il tampone ogni 48 ore». L’idea di Comini, per i prossimi giorni, è di piazzare «un lettore di automatico di QR code all’ingresso, su un piedistallo, con un bidello a presidio, che esamini il personale in entrata a ripetizione, con un allarme vocale in caso di irregolarità».
I dirigenti scolastici sono stati i primi a sottoporsi a controllo. Come Bruna Spairani, al vertice del Cairoli di Pavia. «La App funziona bene con il Green pass memorizzato al cellulare, meno con quello cartaceo: basta che sia un po’ stropicciato e non lo legge – commenta –. Abbiamo esaminato 150 persone attraverso due postazioni. Io sono stata la prima. I casi con tampone sono stati pochissimi». Mentre Cristina Pagetti, preside del Copernico che si è insediata proprio ieri, ha delegato quattro collaboratori scolastici e amministrativi alla verifica di un centinaio di Green pass. «Solo un docente ha avuto problemi, poi risolti – spiega –. Mentre un altro si è presentato con l’esito del tampone».
Rimane l’obbligo di mascherine
In Oltrepo, al Maserati-Baratta di Voghera, il preside Filippo Dezza, con una circolare ha ricordato al personale anche l’obbligo di indossare la mascherina e mostrare il Green pass: «È andato tutto bene», garantisce.
Anche al Faravelli di Broni-Stradella, docenti e personale di supporto hanno mostrato il Green pass senza fare storie. E pure gli studenti, a scuola per i corsi di recupero, hanno usato le mascherine. «Ne ho parlato con i colleghi durante l’ultimo collegio docenti, e per il green pass non erano emersi problemi – ricorda il preside Roberto Olivieri –. Dovremo stare ancora più attenti con l’inizio delle lezioni, il 13 settembre, quando arriveranno i supplenti». (ha collaborato Oliviero Maggi)