Covid, effetto vacanze: in provincia più che raddoppiate le persone in quarantena
PAVIA. L’effetto vacanze sui contagi si inizia a sentire. In provincia di Pavia risalgono i positivi al Covid e pure le persone in quarantena. Rispetto a fine luglio, è cresciuto di 200 il numero dei pavesi costretti a casa perchè positivi al virus o perchè venuti a contatto con persone contagiate.
200 isolati in più
Per la precisione gli isolati in famiglia sono passati da 244 agli attuali 465 (dati Ats Pavia). A incidere sul rialzo degli isolati a domicilio c’è il rientro dai luoghi di villeggiatura, soprattutto dalle isole, che nelle ultime settimane hanno registrato una intensificazione della circolazione del virus, tanto da riportare la Sicilia in zona gialla. Rimane poi un dato di fondo, riscontrato già nelle scorse settimane: per il 55% si tratta di giovanissimi, ossia sotto i 24 anni. Un dato che è anche una conferma: la variante Delta corre veloce (è del 60% più trasmissibile rispetto alla Alfa), soprattutto tra i giovani perchè sono i meno vaccinati.
Siamo lontani dal periodo, nel maggio scorso, quando i ragazzi a casa erano più di 1.300, ma in quel caso si parlava di studenti riportati a frequentare in presenza le scuole del territorio. Tuttavia, anche adesso, alla vigilia dell’avvio del nuovo anno scolastico, il problema torna a pesare. Perchè i giovani si muovono, vanno e tornano dalle vacanze e il virus lo prendono ugualmente.
I nuovi positivi
Una conferma arriva dal dato sui nuovi positivi. Ieri in provincia i contagi sono aumentati: se ne sono registrati cinque in più (48 contro i 43 del giorno precedente), in controtendenza rispetto al dato regionale che li ha visti scendere da 688 a 656 (a fronte di 47.930 tamponi effettuati). Pavia ieri si è confermata, per numero di casi, la quarta provincia in regione dopo Milano (144), Brescia (78) e Bergamo (53).
I giovani senza vaccino
Ma il fatto che i giovani siano i più contagiati va di pari passo con un altro dato, che preoccupa Ats Pavia: a non rispondere all’appello a vaccinarsi sono soprattutto i 20-39enni. Sino ad ora, dei 57.490 pavesi di questa età, se ne è immunizzato il 68%, quindi ne mancano altri 18.000. Un dato che fa commentare a Giovanni Maga, direttore del Cnr di Pavia: « A livello nazionale l’età media dei positivi oggi è 32 anni, quindi parliamo di una fascia di popolazione che ha maggiore frequenza di infezione. Fra i 20 e 50 anni, secondo i dati dell’Iss, si verifica il 50% delle infezioni totali. Infatti, a luglio, nei giovani tra 20 e 40 anni si sono contate circa 2.000 infezioni al giorno. Quindi abbiamo un problema».
«Il periodo estivo non aiuta – conclude Maga –. Stiamo parlando di giovani, quindi della fascia di persone più mobile: vanno in vacanza e non sono motivati a vaccinarsi. I ragazzi si sentono meno a rischio, non sono consapevoli del fatto di essere esposti al contagio ».