Zucche da mangiare o conservare: «Una galleria d’arte naturale»
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Nelle colline di Zavattarello Mariangela, estetista, e il marito Samuel, commesso hanno perfezionato una tecnica che dà grandi soddisfazioni non solo al palato
Un tunnel di zucche, che diventano pietanza, suppellettili e persino un accessorio moda. Quella ideata negli orti di Mariangela Faccini, 39 anni, professione estetista, e dal marito Samuel, 45 anni, commesso, entrambi contadini per vocazione, è una sorta di galleria naturale in cui al posto di stalattiti e stalagmiti ci sono zucche bottiglia e legenarie lunghissime. E se sui tetti di Porte de Versailles coltivano zucche e pomodori a pochi passi dalla Tour Eiffel, ecco che a Zavattarello la passione per le cucurbitacee va oltre lo scopo alimentare e si trasforma in "creatività rurale".
«Abbiamo una piccola azienda agricola in una frazione di Zavattarello, Casa Rubero, proprio sopra la diga - spiega Mariangela- Qui si vendono zucche, farine, i prodotti dell'orto e qualche vasetto di miele. La produzione di ogni prodotto è davvero minima, ma teniamo in vita questa realtà famigliare avviata da mio padre con grande passione e voglia di fare». Attorno alla casa di Mariangela e Samuel si trovano un vigneto, nove arnie per la produzione del miele campi di grano e orti. Qui la protagonista della terra è la zucca. Ce ne sono di diverse varietà: violina, cedrina, hokkaido, marina di Chioggia, delica, cappello del prete, turbante turco, e poi una variante gigante ibrida. Zucche buone da buttare in pentola o in forno, ad accompagnare risotti e paste ripiene, ma anche ornamentali. «Ho comprato i semi della zucca bottiglia, la lagenaria siceraria, che ha una classica forma a fiasco. Pensavamo di mangiarle, ma in realtà non sono molto buone. Dapprima ci ho realizzato delle lampade, scavandole e inserendo dei punti luce, ma ho in mente anche alcuni accessori».
Il primo anno, Samuel e Mariangela hanno piantato queste zucche dalla forma curiosa, a striscio mentre ora le hanno fatte arrampicare su un punteggio da muratore, creando una sorta di galleria con le zucche appese. Due le varietà che compongono l'opera d'arte contadina: la zucca bottiglia e una varietà di legenaria lunghissima. Ci si può entrare in questo tunnel, con tanto di porticina. «Le faccio seccare per farci ancora dei complementi d'arredo come lampade e vasi, ma anche astucci e e borsette foderate con una catenella. Quando sono completamente secche non marciscono, diventano come legno». eleonora lanzetti