No mask spara e uccide cassiere 20enne, Germania sotto choc alla vigilia delle elezioni
L’aggressore, 49 anni, è arrivato al distributore di benzina per comprare una birra: allontanato perché senza mascherina è tornato due ore dopo con una pistola
L’opinione pubblica e la politica tedesche sono sotto choc dopo che, nella città occidentale di Idar-Oberstein, nella Renania-Palatinato, un cittadino no-mask ha ucciso con un colpo di pistola alla fronte il cassiere ventenne di una stazione di servizio che lo aveva rimproverato perché senza mascherina. L’aggressore, 49 anni, è arrivato al distributore di benzina alle 19:45 dello scorso sabato e, una volta entrato nel negozio, ha preso una cassa di birra. Il cassiere, vedendolo senza la mascherina, lo ha redarguito, facendogli notare la presenza dei cartelli che ne segnalavano l’obbligo e rifiutandosi di servirlo. Ne è nato un diverbio, dopo il quale il cliente ha posato la cassa e se ne è andato.
Il quarantanovenne è tornato quasi un paio d’ore dopo, questa volta con la mascherina sul volto, che si è però tolto avvicinandosi alla cassa. Ne è nata un’altra discussione con il cassiere. A quel punto il no-mask ha tirato fuori una pistola e ha sparato dritto in testa allo studente, che è morto sul colpo. L’uomo si è costituito il giorno dopo alle autorità, confessando l’omicidio.
Stando alle parole del procuratore Kai Fuhrmann, l’aggressore ha detto di essersi sentito «accerchiato dalle misure di contrasto al coronavirus» e «sempre più violato nei suoi diritti». L’omicida ha accusato inoltre la vittima di essere «responsabile, nel complesso, della situazione, dal momento che ha fatto rispettare le regole in maniera troppo stringente». I residenti di Idar-Oberstein hanno posato fiori e candele fuori dalla stazione di servizio. La polizia tedesca ha rivelato che l’autore del gesto possedeva illegalmente l’arma usata per l’uccisione e che era incensurato.
L’evento ha avuto luogo a pochi giorni dal voto in Germania del 26 settembre per la cancelleria. Il ministro delle Finanze e candidato della Spd come successore di Angela Merkel, Olaf Scholz, con un tweet ha dichiarato «di essere choccato dall’uccisione di qualcuno che voleva solo proteggere se stesso e gli altri». «Come società, dobbiamo opporci risolutamente all’odio», ha aggiunto Scholz, «l’autore deve essere severamente punito».
Annalena Baerbock, la candidata cancelliera dei Verdi, si è detta «scossa» dall’omicidio e «molto preoccupata» per la crescente radicalizzazione dei gruppi no-mask. Paul Ziemiak, segretario generale della Cdu (il partito di Merkel), ha affermato che la vittima è stata «praticamente giustiziata», in un atto che ha mostrato «un livello inconcepibile di radicalizzazione».
Il giornale Tagesspiegel ha riportato che nei gruppi Telegram di estrema destra l’omicidio è stato commentato con esultanze e emoji di pollici in alto. La Germania dall’inizio della pandemia ha assistito a numerose manifestazioni no mask, alcune delle quali hanno attirato decine di migliaia di persone. La voce più forte contro le restrizioni da Covid-19 è il movimento dei “Querdenker”, ovvero “pensatori laterali". Le loro marce hanno attirato scettici sui vaccini, neonazisti e membri del partito di estrema destra tedesco Afd.