Basta un’ora di follia, Cergnago imbrattato con lo spray nero
Teppisti in azione in paese: in poco più di un’ora con la vernice spray nera hanno imbrattato il parco giochi, una decina di edifici e anche un furgone Doblò parcheggiato in strada. Hanno causato danni piuttosto ingenti e i carabinieri della stazione di San Giorgio Lomellina sono sulle loro tracce.
la baby gang
La banda, sembra formata da quattro giovani, sarebbe stata già individuata. Tutti giovanissimi che abitano in paese, solo uno sarebbe maggiorenne. Ragazzi che si sono divertiti nel modo sbagliato. Nei prossimi giorni potrebbero partire le prime segnalazioni sia alla procura della repubblica di Pavia per il maggiorenne che al tribunale dei minori di Milano. Se le immagini delle telecamere dovessero confermare i sospetti le famiglie dei ragazzi-teppisti dovranno risarcire danni che sembrano piuttosto ingenti.
La baby-gang di Cergnago è entrata in azione l’altra sera. I ragazzi sono stati protagonisti di un vero raid nelle strade del paese: hanno imbrattato le casette dei bambini al parco giochi di via Castello, un contenitore per la raccolta di indumenti in via Cairoli e una cassetta dell’Enel in via Roma.
Il raid è proseguito con l’imbrattamento del muro dell’abitazione di un pensionato in via Roma con il muro di palazzo Plezza in via Castello e con un’abitazione di via Cairoli. I danni più gravi sono stati provocati in via Castello dove è stato imbrattato un furgone Fiat Doblò di proprità di una ditta di noleggio di Torino. L’operaio che aveva in uso il furgone ha sporto denuncia alla caserma dei carabinieri. Il raid è durato poco più di un’ora ed è stato scoperto la mattina seguente. I carabinieri si sono messi alla caccia dei teppisti e sembra che uno di loro si sia già presentato in caserma accompagnato dai genitori.
«E’ un fatto grave che non dobbiamo sottovalutare - spiega il sindaco di Cergnango Marco Bagnoli – e mi spiace moltissimo per quello che è successo. Mi spiace per le persone che hanno subìto i danni ma anche per le famiglie dei ragazzi. E’ evidente che adesso qualcuno dovrà risarcire i danni. Naturalmente se i responsabili saranno riconosciuti con sicurezza».