Parità salariale, via libera della Camera: “Passo importante verso l’uguaglianza”
Incentivi e agevolazioni fiscali per ridurre il divario retributivo tra uomini e donne. Ora il testo passa al Senato
Un importante passo verso la parità di genere in ambito lavorativo è stato fatto oggi alla Camera. A Montecitorio infatti è stato approvato all'unanimità (393 sì, nessun contrario) il testo, di cui prima firmataria è Chiara Gribaudo del Pd, che mira a sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e a favorire la parità retributiva tra i sessi.
Per farlo, si vuole rendere obbligatorio il rapporto sulla situazione del personale assunto per le aziende (pubbliche e private) che impiegano più di 50 dipendenti (oggi lo è per quelle con più di 100). Inoltre, saranno previsti incentivi alle assunzioni, agevolazioni fiscali e strumenti per favorire la conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro ed un sistema di certificazione della parità di genere.
Le norme approvate oggi, quindi, integrano la nozione di discriminazione diretta e indiretta. In particolare, vengono inseriti tra le fattispecie che danno luogo a discriminazione indiretta anche gli atti di natura organizzativa o incidenti sull'orario di lavoro che, modificando l'organizzazione delle condizioni e il tempo del lavoro, mettono o possono mettere i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a lavoratori dell'altro sesso.
Un fatto importante è anche il riconoscimento di uno sgravio contributivo parziale, fino a 50mila euro all'anno, alle aziende private in possesso, al 31 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento, della certificazione di pari opportunità.
«Un'ottima notizia per il lavoro, per il Paese, un passo avanti sulla strada della parità di genere». Ha commentato così in un tweet il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Dello stesso avviso anche Anna Lisa Baroni, deputata di Forza Italia: «Oggi alla Camera è stato raggiunto un importante traguardo per la parità tra donne e uomini. Grazie all'approvazione della legge sulla parità salariale e le pari opportunità sul luogo di lavoro, infatti, il divario retributivo di genere, che rappresenta un problema grande per il nostro Paese, sarà in parte superato. Non è ancora la svolta definitiva, ma è sicuramente un primo passo per invertire una tendenza che da troppo tempo si registra. L'Italia presenta uno dei peggiori gap salariali tra generi in Europa».