Chiede aiuto a un anziano del Vallone, poi lo ricatta: via 80mila euro
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Pavia, arrestata una 40enne: continuava a estorcere soldi a un pensionato che aveva convinto a pagarle alcune multe
PAVIA. Prima ha carpito la sua fiducia, facendo leva sulla sua sensibilità e generosità. Poi è partita con i ricatti. Alla fine la vittima, un uomo di 70 anni che abita alla periferia di Pavia, al Vallone, in due mesi e mezzo ha firmato assegni per 80mila euro. All’ultimo incontro, quando la donna avrebbe dovuto ricevere l’ultima tranche, di 18mila euro, si sono presentati anche gli agenti della squadra mobile in borghese. Sonia Pamela Vinotti, una 40enne che risulta residente a Gallarate, in provincia di Varese, è stata arrestata con l’accusa di truffa.
Il racconto agli agenti
Tutto parte con la denuncia della vittima. Nella serata di lunedì un anziano si è presentato negli uffici della squadra mobile per denunciare un raggiro. L’uomo ha raccontato di essere stato avvicinato dalla donna lo scorso mese di luglio. La donna, che non aveva mai visto prima, si è presentata nella sua abitazione chiedendo di essere aiutata economicamente per pagare alcune sanzioni amministrative e quindi, poter ereditare e vendere una casa della nonna defunta.
La donna ha aggiunto, per essere convincente, che una volta sbloccata la successione e venduta la casa ereditata, gli avrebbe restituito i soldi. La vittima, che pensava di aiutare davvero una persona in difficoltà, si è lasciata convincere e le ha dato un primo assegno di 6mila euro. Ma la richiesta di denaro non si è fermata.
I ricatti
Nelle settimane successive la donna ha continuato a chiedere del denaro alla vittima offrendo sempre la stessa (finta) motivazione. L’uomo a quel punto ha tentato di opporsi cercando di interrompere i pagamenti e così sono partite le minacce e i ricatti: se non avesse pagato, la donna avrebbe raccontato tutto a sua moglie. Oppure si sarebbe suicidata incolpando lui. Ricatti che hanno costretto l’uomo a pagare e versare diversi assegni, per un totale di 80mila euro fino allo scorso mese di settembre. Nella mattinata di lunedì la vittima avrebbe dovuto ancora incontrare la donna per ricevere un assegno di 18mila euro. Ma all’incontro si è presentata anche la polizia.
Le indagini
Il racconto dell’uomo ha fatto subito partire gli accertamenti degli uomini della squadra mobile, guidati dal dirigente Giovanni Calagna. Gli agenti hanno verificato che la donna aveva a suo carico diversi precedenti di polizia per truffa e reati contro il patrimonio. Così, all’incontro tra la vittima e la sospettata, hanno deciso di appostarsi nel luogo dell’appuntamento, in abiti civili. Alla consegna della busta gli agenti sono entrati in azione. La donna è stata così arrestata e posta ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice Pasquale Villani, che si celebrerà nei prossimi giorni.