Concorsopoli in Asm Ves, 8 indagati a Voghera. Così si decideva chi doveva vincere: tutti i nomi
Provvedimenti cautelari per l’ex presidente di Vendita e Servizi, Monica Sissinio, e per la sua vice Laura Anselmi
VOGHERA. Bandi cuciti addosso al candidato, punteggi “aggiustati” in fase di valutazione, al di là delle competenze, per far entrare in graduatoria i favoriti. Un vero e proprio sistema, secondo gli inquirenti, ispirato e tenuto in piedi da referenti politici del centrodestra attivi per anni a Voghera. La bufera giudiziaria si è scatenata ieri mattina con una raffica di perquisizioni a carico di ex dirigenti di Asm Vendita e Servizi, società di Asm Voghera, che fa capo al Comune, e con la notifica di sei provvedimenti cautelari.
Le interdittive, che segnano la sospensione da ogni attività pubblica, hanno riguardato Monica Sissinio, 55 anni, residente a Voghera, ex presidente del Cda di Asm Vendite e Servizi, l’ex vice presidente Laura Anselmi, 56 anni, di Voghera (è consigliere comunale di Forza Italia), e Edoardo Lazzati, 84 anni, in passato presidente di Asm Voghera e già presidente di Federmanager Pavia, l’associazione dei dirigenti di aziende industriali della provincia. Interdittive anche per Stefano Spagoni, 55 anni, di Pavia, presidente della commissione per un concorso bandito da Asm Vendita e Servizi; Daniela Bruni, 36 anni, di Rivanazzano, e Laura Quaini, 66 anni, di Cava Manara, componenti della stessa commissione. Risultano indagati Davide Cipollina, 55 anni, di Voghera, e Michele Roberto Chiappa, residente in provincia di Brescia, vincitore di un concorso.
L’inchiesta sulla “concorsopoli vogherese” portata avanti dal sostituto procuratore Paolo Mazza e coordinata dal procuratore aggiunto Mario Venditti, è durata due anni. Induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale sono, a vario titolo, le accuse contestate agli indagati.
Due concorsi nel mirino
Gli uomini della guardia di finanza della compagnia di Voghera ieri mattina hanno eseguito perquisizioni a Voghera, ma anche a Milano, Modena e Brescia, dove alcuni indagati sono residenti e altri si trovavano per lavoro. Sono stati sequestrati computer e cellulari, il cui contenuto dovrà ora essere esaminato. Al centro dell’indagine ci sono due concorsi, che secondo l’accusa sarebbero stati pilotati. Il primo per assumere un Responsabile operativo in Asm Vendite e Servizi, l’altro per assumere, nella stessa società, 13 impiegati tecnico-amministrativi a tempo indeterminato.
I finanzieri sono partiti dalla denuncia dell’allora direttore generale di Asm Voghera, Pietro Mognaschi, presentata a maggio nel 2019, ma anche dalle dichiarazioni di Elisa Gamalerio, dipendente della società. Nel mirino è finita, in particolare, la selezione di un dirigente che doveva andare a ricoprire la carica di Responsabile operativo a tempo indeterminato. Secondo l’accusa gli ex vertici di Asm, in particolare l’allora presidente, vice presidente e il consigliere Cipollina, avrebbero bandito il concorso modellandolo sulle caratteristiche di un candidato da favorire, cioè Michele Roberto Chiappa. Nel bando, infatti, i requisiti da soddisfare erano «la comprovata esperienza di almeno cinque anni alle dipendenze di società commerciali di vendita di gas ed energia elettrica» e soprattutto «l’esperienza di almeno tre mesi nella direzione operativa di società commerciale, vendita gas o energia elettrica». Criteri riferibili, secondo gli inquirenti, alle esperienze lavorative di Chiappa (unico candidato), che aveva rivestito, per sei mesi nel 2018, l’incarico di direttore operativo proprio in Asm Vendite e Servizi.
Le intercettazioni
È dalle intercettazioni telefoniche, secondo la procura, che «emerge una sconcertante situazione di costante ingerenza di politici locali sui concorsi per la selezione di dipendenti delle società municipalizzate vogheresi». Dal controllo dei telefonini sono venute a galla presunte irregolarità anche su un altro concorso, per assumere altri 13 impiegati nella stessa società. Gli ex vertici della società, insieme a un ex dirigente di Asm Voghera, Edoardo Lazzati, avrebbero esercitato pressioni verso l’ex presidente e i componenti della commissione spingendoli a rivalutare gli esiti degli esami di due candidati, all’inizio esclusi dalla graduatoria. I candidati (non indagati) sono Silvia Zamboni, per l’accusa sponsorizzata dalla Sissinio, e Riccardo Politi, figlio di Michele Politi, sempre secondo la procura amico di esponenti politici locali come Giovanni Alpeggiani e Giampiero Rocca (entrambi deceduti, nel 2019 e nel 2020, quando l’indagine è ancora all’inizio).
Gli incontri e le pressioni
Gli investigatori ricostruiscono diversi incontri che si svolgono a Voghera nello studio privato della dirigente di Asm Vendita e Servizi, in cui Spagoni e le altre due componenti della commissione avrebbero acconsentito alle pressioni dei tre dirigenti, in cambio, secondo l’accusa, della promessa di future consulenze. La richiesta era di modificare i risultati parziali delle prove sostenute dai candidati, in modo da aggiustare i punteggi finali della graduatoria falsificando il risultato del concorso. Sempre attraverso le intercettazioni sarebbe emerso un altro illecito, per il reato di abuso d’ufficio, a carico della ex presidente e un altro dirigente: attraverso un contratto di consulenza predisposto ad hoc con una società con sede a Milano, avrebbero prolungato il contratto di tre dipendenti interinali che non era più prorogabile, essendo stato raggiunto il limite di 24 mesi consentito dalla legge.