Treni, è stato un venerdì nero (ma il Green pass non c’entra). Disagi contenuti sui bus con la certificazione d’obbligo
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Saltate venti corse della S13 e sei tra Oltrepo e Milano: «Guasto sulla linea a Villamaggiore». Senza certificato 55 ferrovieri, solo dieci invece gli autisti di Autoguidovie non in regola
PAVIA. Nella giornata d’esordio del green pass obbligatorio sul posto di lavoro, per i trasporti quello di ieri (15 ottobre) è stato un venerdì nero con corse saltate e ritardi accumulati. In provincia di Pavia sono state soppresse del tutto o parzialmente venti corse della S13 tra le 11 e le 15,50, due sulla linea Stradella-Milano, tre sulla Voghera-Milano. Soppresso anche il treno regionale Voghera-Milano Certosa delle 7,52 per un guasto al sistema delle porte. Problemi, fa sapere Trenord, causati da un guasto alla linea elettrica nella stazione di Villamaggiore. E c’è chi, tra i pendolari, parla di «singolare coincidenza» e segna in rosso «una giornata terribile».
Bus, pochi disagi
Sul fronte trasporto su gomma invece Autoguidovie avverte che in provincia di Pavia, dove si contano 330 dipendenti, sono stati 10 gli autisti senza green pass che venerdì 15 hanno dato forfait. I problemi maggiori sono stati riscontrati a Pavia città, con 6 corse saltate a partire da mezzogiorno, mentre non sono stati registrati disagi nella fascia del mattino.
Sono invece state 7 quelle saltate in Lomellina, dove «era comunque previsto il passaggio di altri mezzi poco prima o poco dopo», spiegano dall’azienda. «In ogni caso non sono stati registrati problemi di sovraffollamento».
Nessuna defezione invece sul trasporto riservato agli studenti e neppure sull’extraurbano nel Pavese. Per Autoguidovie questa prima giornata di obbligo green pass si è svolta «con un impatto minimo. I dipendenti hanno dimostrato grande senso di responsabilità, rispondendo in modo positivo all’opera di sensibilizzazione svolta sui lavoratori».
Il caso Trenord
Ieri invece erano 55 i dipendenti di Trenord, la società che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia, senza certificato verde di cui 37 tra macchinisti e capitreno, mentre oggi il numero dovrebbe scendere a 44, di cui 32 tra macchinisti e capitreno. «La circolazione ferroviaria è stata regolare – scrive l’azienda in una nota – e, secondo le previsioni, lo sarà anche oggi. La disponibilità del personale di riserva ha consentito di organizzare regolarmente il servizio, pur con l’assenza di 55 dipendenti che avevano comunicato di non avere il green pass».
Nella giornata odierna - assicura Trenord - a meno di cambiamenti dell’ultima ora «il servizio ferroviario non subirà ripercussioni». Per i pendolari quella di ieri è stata «una giornata da dimenticare».
E, tra loro, c’è chi rilancia sulle criticità del trasporto pubblico per il quale questa provincia detiene la maglia nera, al punto che qualcuno si chiede se i tempi per sistemare i guasti avvenuti ieri, come la linea elettrica rimasta in tilt per tre ore, di competenza di Rfi, e il guasto al sistema delle porte, si possano essere allungati anche per la mancanza di tecnici. «Diventa inevitabile chiederselo – dice un pendolare – in ogni caso la giornata è stata drammatica».
I comitati dei pendolari
Franco Aggio, presidente dell’associazione Mimoal, prende atto del guasto elettrico a Villamaggiore, ricordando che si tratta di «un’infrastruttura comune a più servizi. Un guasto importante in un punto che ha coinvolto la S13 e le linee Stradella-Milano, Voghera-Milano, treni merci, Intercity e ha amplificato il danno, ma che non è riconducibile all’assenza del green pass. Si è trattato quindi di una situazione particolare. Però non possono essere dimenticati i problemi ormai fisiologici che riguardano tutte le linee».
Elena Fontana, portavoce pendolari della linea Milano Stradella, parla di «giornata campale». «Non è da escludere che il guasto sia una concausa, associato ad una giornata che si pensava nera e diventata ancora più nera del previsto – sostiene Fontana – per tutti i pendolari è stato un giorno di ordinaria follia e bisognerà capire se è da imputare solo ai guasti o anche al green pass. Resta il malfunzionamento delle porte che ha portato alla soppressione di un treno della linea Voghera-Milano e restano i 25 minuti di ritardo su uno dei treni della linea Stradella-Milano. Sulla S13 questa situazione è più eccezionale, ma sulle altre linee è purtroppo la quotidianità».
Il presidente Aggio punta quindi l’indice sui disagi subiti questa settimana sulla Milano-Mortara-Milano a causa di un guasto sul materiale rotabile. «Le difficoltà sono quotidiane, varia solo l’intensità delle difficoltà», precisa Aggio, mentre Fontana ricorda anche «il problema del trasporto scolastico».
Stefania Prato