Green pass, verifiche su medici e infermieri. Tutti in regola: ammessi in corsia
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San Matteo, Asst e cliniche: il 95% aveva il certificato. Ci sono ancora 586 sanitari non vaccinati
PAVIA. Il primo giorno di Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro non ha sorpreso i dipendenti degli ospedali (strutture pubbliche e private convenzionate) e delle case di riposo della provincia di Pavia, che già erano tenuti all’obbligo vaccinale, e quindi ad avere il pass verde. Ieri si è messa in moto la macchina dei controlli, e proseguirà nei prossimi giorni, sugli operatori delle strutture sanitarie del territorio. Il 95% dei dipendenti ha esibito il pass che testimonia l’avvenuta vaccinazione o l’aver fatto il tampone anti-Covid, che va ripetuto ogni 72 ore. Nessuno, quindi è stato escluso dal turno lavorativo. Ma resta comunque un esercito di non vaccinati. Dei 15.000 sanitari in forza nei presidi, sono 586 quelli non vaccinati: alcuni con esenzione.
I controlli al San Matteo
Ieri è stata una giornata in cui, al San Matteo, si è incrementata la routine delle verifiche in corsia. La direzione del policlinico, per i suoi 3.600 dipendenti ha allestito una postazione fissa all’entrata di piazzale Golgi, dedicata soprattutto agli amministrativi, e altrettante nei diversi reparti, con accertamenti demandati ai dirigenti, per medici e infermieri. Alla fine della giornata, a parte 11 sanitari no-pass che hanno aderito allo sciopero nazionale, e che quindi non si sono presentati al lavoro, tutto è filato liscio. «La quota di vaccinati tra i nostri dipendenti ha raggiunto il 95%, e sono tutti muniti di Green pass – spiega la direzione del San Matteo –. Molti dei rimanenti hanno ottenuto l’esenzione a seguito di problemi di salute. I controlli sono stati fatti puntualmente in entrata».
La stessa cosa ha fatto la direzione di Asst nei suoi presidi ospedalieri di Vigevano, Voghera, Stradella, Varzi, Mortara, Mede e Casorate.
Green pass esibiti ad Asst
L’azienda socio sanitaria territoriale di Pavia, che conta 3.200 lavoratori, ha organizzato verifiche sui lavoratori. Ma già prima di ieri aveva ricordato ai dipendenti sul proprio sito web che «il personale potrà accedere al luogo di lavoro unicamente se in possesso della certificazione verde Covid-19», e che «è tenuto a comunicare al proprio datore di lavoro di non essere in possesso del certificato». Infine, nel caso non lo facesse «è prevista l’apertura di un procedimento disciplinare».
Per le cliniche Maugeri, Città di Pavia e Beato Matteo, pure non si sono registrati intoppi. Nella prima, a Pavia, gli ingressi che la direzione ha individuato, aperti e presidiati dalle 6.15, hanno registrato un afflusso ordinato di personale e le verifiche sono state regolari. «Tutti avevano documentazione valida e i controlli a campione, disposti successivamente, non hanno dato esiti diversi», sottolineano i vertici di Maugeri. Anche a Montescano, dove tutti i circa 330 dipendenti sono vaccinati, i controlli sono andati a buon fine. Va detto che all’Istituto di Pavia (Cravino e Boezio), su circa 1.000 persone, Maugeri ha avuto da Ats poco più di una ventina di segnalazioni di personale non vaccinato, metà delle quali è poi risultata inoculata altrove (se residenti fuori provincia o regione) o esonerata. L’altra metà, per la quale sono in corso ulteriori verifiche da Ats, è sottoposta a tampone ogni 72 ore.