Buco da 1,8 milioni all’Asm, Chirichelli radiato dall’Ordine
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L’ex presidente di via Donegani non può più esercitare come commercialista. La decisione del Consiglio di disciplina dopo il patteggiamento per peculato
Maria Fiore / PAVIA
L’ex presidente di Asm Pavia, Giampaolo Chirichelli, non può più esercitare la professione di commercialista. Il Consiglio di disciplina dell’Ordine di appartenenza lo ha radiato con una decisione presa all’unanimità da tutti gli 11 componenti. Il provvedimento è legato alla conclusione del processo penale sul coinvolgimento di Chirichelli nella vicenda del buco da 1,8 milioni di euro registrato nel 2015 nelle casse di Asm Pavia, di cui era presidente.
Per quella vicenda, ad aprile di quest’anno, la Corte di Appello di Milano aveva accolto la richiesta di un concordato d’appello, cioè un accordo tra imputato e accusa. In sostanza, una sorta di patteggiamento. L’ex presidente di Asm Pavia era uscito dal giudizio restituendo un milione di euro e patteggiando, appunto, una pena di quattro anni e 4 mesi per l’accusa di peculato. Ma per l’avvocato Amarillide Sempio, che sta seguendo il procedimento disciplinare, la faccenda non è ancora chiusa. «Abbiamo 30 giorni di tempo per impugnare la decisione – spiega –. Lo faremo, anche perché è già in corso un procedimento contro un provvedimento dell’ordine che negava la possibilità di cancellazione dall’albo. La radiazione non poteva essere decisa prima della fine di quel procedimento».
inchiesta e iter disciplinare
Il procedimento disciplinare era stato aperto subito dopo l’arresto di Chirichelli, il 16 febbraio del 2016, dall’Ordine dei commercialisti di Pavia e poi sospeso a tempo indeterminato in attesa della definizione del processo penale.
Chirichelli, dopo un periodo di due mesi di divieto a esercitare, era così tornato a svolgere la sua professione da commercialista, ma con un procedimento disciplinare sempre pendente (la prescrizione è prevista in cinque anni, ma i termini si sono interrotti in alcuni passaggi del procedimento penale).
la sentenza
Ad aprile di quest’anno, però, è arrivata la sentenza della Corte di Appello di Milano, diventata definitiva a luglio. E il procedimento disciplinare si è rimesso in moto. Nei mesi di settembre e di ottobre, nel corso di alcune udienze, il Consiglio di disciplina dell’Ordine dei commercialisti di Pavia ha preso la sua decisione.
Per i componenti, pur concludendosi con un patteggiamento, il procedimento penale avrebbe fotografato le responsabilità di Chirichelli nella sottrazione di denaro pubblico dalle casse di Asm Pavia. All’ex presidente si contestava, in particolare, di avere firmato 11 assegni intestati all’ex contabile Pietro Antoniazzi, tramite i quali era avvenuta la distrazione di denaro. L’avvocato Sempio, però, promette ancora battaglia.