Bbva sbarca in Italia con una banca digitale senza filiali fisiche
Il numero uno del gruppo spagnolo Genç esclude mosse nel Risiko del credito nostrano. Marcando la differenza con quanto accadde a metà degli anni Zero
Bbva, secondo gruppo bancario spagnolo, sbarca in Italia con un’offerta rivolta ai risparmiatori completamente digitale e senza filiali fisiche, facendo così emergere una distanza siderale con quella “caccia allo sportello” che aveva caratterizzato la metà degli anni Zero e che aveva visto tra i protagonisti proprio Banco Bilbao Vizcaya Argentaria. «La nostra proposta per il mercato italiano spiega Onur Genç, presidente e amministratore delegato di Bbva – punta a combinare l’offerta di prodotti e la solidità di una banca tradizionale con l'esperienza dei clienti, oggi sempre più digitalizzati. Vogliamo portare in Italia il meglio di questi due mondi: una banca digitale universale». E questo perché, aggiunge Genç, «l'Italia è un grande mercato, nel pieno di una profonda trasformazione digitale. L'e-commerce, il mobile banking e i pagamenti con carta hanno avuto tassi di crescita double-digits», cioè a doppia cifra, «negli ultimi anni, offrendo grandi prospettive di sviluppo per il futuro».
Se Bbva è presente nel nostro Paese da oltre trent'anni nell'attività per imprese e istituzioni (banca wholesale in gergo), ora si rivolgerà anche ai clienti al dettaglio (retail), ma come visto con una struttura digitale che non prevede l'appoggio a filiali fisiche. Tra le altre cose, la banca offrirà alla clientela italiana, come fa sapere una nota, «un conto con una carta di debito online senza spese o commissioni», oltre che una gamma di finanziamenti. «Possiamo offrire un'interfaccia con le persone 24 ore al giorno e sette giorni su sette, non c'è bisogno di una presenza fisica» precisa Genç. Mentre Javier Lipuzcoa, responsabile della divisione banca digitale di Bbva in Italia, aggiunge: «Crediamo di essere in grado di offrire il miglior supporto umano possibile, attraverso il telefono, la messaggistica e i social network, non è necessaria una presenza fisica oggi, questo è il nostro piano e a questo ci atteniamo».
Non solo. Il numero uno di Bbva esclude una partecipazione del gruppo spagnolo al Risiko bancario già entrato nel vivo sul mercato italiano. «Non vedo consolidamento crossborder nel breve termine a causa di mancanza di sinergie» spiega Genç.
Insomma, un approccio totalmente digitale e lontano anni luce da quello di metà anni Zero, quando Bbva, nel tentativo di mettere le mani sulle filiali di Bnl, innescò la reazione a difesa dell’italianità di Unipol. Tra i due litiganti, alla fine vinsero i francesi di Bnp Paribas, ancora oggi proprietari di Bnl; ma questa è tutta un’altra storia.